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USA, deputata repubblicana: "A Gaza è genocidio"
di Leandro Leggeri
È GENOCIDIO A GAZA”: LA REPUBBLICANA MARJORIE TAYLOR GREENE ROMPE IL FRONTE PRO-ISRAELE DEL CONGRESSO USA
In una presa di posizione clamorosa, la deputata statunitense Marjorie Taylor Greene, una delle voci più influenti del Partito Repubblicano, nonché una delle figure di punta dell’ala più dura del movimento MAGA (Make America Great Again), l’universo politico e ideologico nato intorno a Donald Trump, ha apertamente definito quanto sta accadendo a Gaza come un “genocidio”, aggiungendo che “la crisi umanitaria e la fame” sono reali e inaccettabili.
È la prima voce repubblicana nel Congresso USA a utilizzare questo termine per descrivere le operazioni militari israeliane nella Striscia.
Nel suo lungo post, Greene attacca frontalmente il collega repubblicano Randy Fine, reo di aver giustificato apertamente la fame come arma contro la popolazione palestinese.
Le sue parole sono dure e inequivocabili: “È la cosa più vera e semplice da dire che il 7 ottobre in Israele è stato orribile e che tutti gli ostaggi devono essere restituiti, ma lo è anche il genocidio, la crisi umanitaria e la fame che stanno avvenendo a Gaza.”
E ancora: “Un rappresentante ebreo degli Stati Uniti che invoca apertamente il proseguimento della fame contro persone e bambini innocenti è vergognoso. La sua orrenda dichiarazione causerà in realtà più antisemitismo.”
In un Congresso statunitense dove bipartisan è sinonimo di silenzio complice verso i massacri a Gaza, le parole di Greene spaccano la narrativa dominante e danno voce a una realtà che milioni di cittadini americani – e non solo – denunciano da mesi: Gaza è sotto genocidio, con oltre 60.000 morti e una popolazione ormai allo stremo.
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