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31 luglio 2025
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Italia e UE: politici che hanno perso la bussola
di Luigi Quartucci

Quando frequentavo l'Accademia Navale e studiavo Navigazione andavo spesso per mare a fare esercitazioni pratiche. Mentre navigavamo, di tanto in tanto dovevamo controllare la posizione della nave. Si chiama "fare il punto". Se stai navigando è opportuno sapere dove sei, prima di finire completamente fuori rotta e perderti in mare.

L'espressione "fare il punto" è diventata di uso corrente per indicare anche il riepilogo che, periodicamente, è opportuno fare degli eventi per valutare una situazione. Quindi proviamo a "fare il punto" della nostra posizione attuale.

Tre anni fa compravamo il gas russo a un prezzo stracciato e in quantità industriali. Le aziende moderne sono divoratrici insaziabili di energia e per produrre energia il gas è indispensabile.

Tre anni fa avevamo un protocollo in essere con la Cina che è un mercato immenso nel quale le nostre aziende stavano sviluppando le esportazioni e guadagnavano miliardi.

Tre anni fa l'intero Nord Est italiano prosperava grazie alle esportazioni verso la Russia che assorbivano oltre l'80% della produzione delle medie e piccole industrie del Lombardo Veneto.

Tre anni fa il Superbonus, come certificato da Istat, Bankitalia, Eurostat, Luiss, trainava il Pil italiano al 5%.

Tre anni fa il reddito di cittadinanza dava ai poveri i mezzi per sopravvivere e i soldi venivano spesi tutti nel circuito dei negozi di vicinato che segnavano record di crescita.

Poi venne Meloni con la sua corte dei miracoli e, per l'Italia, cominciarono i guai.

Il reddito di cittadinanza le stava antipatico, perché lei odia i poveri, lo tolse e i consumi crollarono. I negozietti, che avevano ripreso fiato, cominciarono a chiudere a raffica.

Il Superbonus venne mistificato stravolgendo i dati ufficiali, falsificando la realtà, e fu abolito.

Con la guerra in Ucraina la compagnia di guitti che si spaccia per governo si accodò supinamente a EU e USA sulla strada delle sanzioni alla Russia; il risultato fu la crisi irreversibile dell'industria europea, si interruppe l'acquisto del gas russo che fu sostituito da quello USA, con un costo quadruplicato.

Le bollette schizzarono alle stelle e le aziende cominciarono a chiudere in tutta Europa perché non potevano sostenere quei costi.

Il mercato russo fu chiuso e altre aziende chiusero perché avevano perso il loro principale mercato.

Il protocollo con la Cina fu immediatamente disdettato perché stava sulle palle agli USA e la nana, senza l'appoggio degli USA, non resterebbe a Palazzo Chigi dieci minuti.

Oggi il nostro pil veleggia intorno allo 0, 5%, 4,5 punti in meno di quello che era prima.

L'Europa è alla canna del gas e sembra felice di esserlo. La nuova commissione europea ha schierato un considerevole numero di deficienti che stanno distruggendo l'economia di tutti i paesi membri.

La Germania, ex locomotiva d'Europa, è sull'orlo del fallimento, le sue aziende automobilistiche, un tempo colossi inamovibili, oggi chiudono gli stabilimenti e licenziano gli operai a decine di migliaia. Lo spread, cioè la differenza di rendimento tra titoli del debito pubblico italiano e tedesco, crolla perchè i Bund non valgono più nulla, e la nana, prendendo fischi per fiaschi, esulta perchè secondo lei i BTP sono più sicuri degli omologhi tedeschi!

Intanto Rimbambiden viene messo a riposo e arriva Donald O'pazzo, dato che in America, quanto a politici, non sono messi meglio di noi.

Con la nuova amministrazione siamo saliti sull'otto volante! Dazi su, dazi giù, Tregua sì, tregua no, Putin sì, Putin no, e via di questo passo.

Meloni si è autonominata "pontiera" tra gli USA e la UE. Purtroppo conta come il due di coppe quando briscola è mazze, così la trattativa per i dazi è stata fatta direttamente e solo dalla volpe cotonata mentre la nana non è stata minimamente invitata o contattata o informata se non a cose fatte. E la volpe cotonata ha concluso un accordo capestro che finirà di distruggere l'industria europea spazzando via quel che ne resta.

Mi fa piacere che, finalmente, tutti i paesi europei (meno uno) si siano accorti della sciocchezza combinata dalla predetta volpe me abbiano cominciato a protestare, alcuni anche pesantemente. Noi, invece, siamo contenti!

Salvini aveva da tempo sostenuto che i dazi sono un'opportunità ma non era stato preso in considerazione da nessuno. Ora, invece, si sono uniti al coro dei dementi anche tutti gli altri sedicenti ministri e, ovviamente, pure i loro araldi e trombettieri dell'informazione.

Meloni, essendo candidata al Nobel per l'Economia, ha dato un saggio straordinario della sua cultura giuridico-economica sostenendo che:
- non ha ancora letto l'accordo
- però l'accordo è positivo
- il 15% di dazi è tranquillamente sostenibile e non creerà problemi alle aziende
- che però saranno aiutate per attenuare l'impatto dei dazi.

Mi ricorda una storiella del mio libro di procedura civile: quando la legge prevedeva che, nella comparsa di difesa, si dovessero esporre tutte le prove e le eccezioni a pena di decadenza, un tizio fu citato in giudizio perché aveva preso a prestito una brocca e l'aveva restituita sbeccata.

La sua difesa fu che non aveva preso a prestito nessuna brocca, però l'aveva restituita intera e, comunque, era già sbeccata quando gli era stata data!


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