Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
31 luglio 2025
tutti gli speciali

Caso Autogrill: sciocchi e ipocriti all'assalto
di Alessandro Ferretti

Le reazioni scomposte di molti "de sinistra", spesso pure critici dei crimini israeliani, al presunto episodio di antisemitismo dell'autogrill di Lainate è un ottimo spunto per una riflessione sulla vera natura di molti dei sedicenti intellettuali che cominciano a prendere timidamente le distanze dagli orrori inferti ai palestinesi.

I fatti emersi subito dopo l'episodio erano chiaramente del tutto insufficienti ad accertare la dinamica dei fatti. Il video non mostrava la scintilla della lite, non si vedeva contatto fisico, le urla provenivano da ambo le parti. Sul "pestaggio di massa davanti al bagno" l'unica versione diffusa dalla stampa era quella della presunta parte lesa, che conteneva passaggi piuttosto inverosimili.

Ad esempio: il genero aveva dichiarato di aver notato "visibili segni di botte" sulla presunta vittima immediatamente dopo la presunta colluttazione, e chiunque sia stato bambino sa che se i segni sono visibili subito dopo la botta immancabilmente si trasformano in lividi visibili.. eppure la presunta vittima, che dichiarava di volere giustizia, aveva deciso di non andare all'ospedale per farsi curare e refertare. Inoltre, aveva addirittura affermato che la polizia accorsa a salvarlo avrebbe "minimizzato" i fatti dicendo che episodi simili "avvengono continuamente". Ma quando mai?

Aggiungiamo anche che il tutto è avvenuto poche settimane dopo il falsissimo episodio di antisemitismo alla taverna Santa Chiara di Napoli, sul quale l'intera stampa nazionale si era buttata a pesce diffondendo come verità indiscutibile il racconto inventato di sana pianta dai provocatori sionisti. Anche in quel caso il tutto era "supportato" solo da un video che non dimostrava proprio nulla: eppure stampa e fiancheggiatori del genocidio avevano immediatamente montato una campagna diffamatoria allucinante contro Nives Monda, che si era così ritrovata sbattuta come mostro in prima pagina e vittima di folli minacce di ogni tipo da parte di squilibrati e professionisti dell'intimidazione.

Insomma: dati i fatti e i precedenti, chiunque sia provvisto di un paio di etti di cervello nella scatola cranica prima di pronunciarsi sull'episodio avrebbe semplicemente dovuto aspettare un giorno per capire meglio i fatti, e invece...

Sin da subito, molti si sono affrettati a rigurgitare stentoree e francamente ridicole prese di posizione contro l'eventuale gravissimo rigurgito antisemita. A volte gli indignati premettevano che ancora non era chiara la dinamica, ma poi scrivevano come se fossero stati testimoni oculari di un'orribile strage di poveri semiti inseguiti da masse assassine desiderose di versare il loro sangue e berlo avidamente.

Alcuni di questi garantisti "campioni della libertà e della democrazia", tra i quali fior di accademici e intellettuali, si sono addirittura spinti a dire che il genocidio e l'episodio dell'autogrill erano eticamente indistinguibili in quanto provenienti dagli stessi meccanismi sociopsicologici (giuro!) e che quindi andavano condannati esattamente nello stesso modo, proprio come se l'ipotetico episodio di Lainate fosse eticamente equivalente e ugualmente pericoloso rispetto alla attuale distruzione premeditata e deliberata di un popolo di milioni di persone da parte di un intero apparato statale usando i mezzi più abietti immaginabili da mente umana.

Da notare anche che questi stessi Torquemada vindici dell'antisemitismo da autogrill spesso si sono astenuti per mesi (o si astengono tutt'ora) dall'usare il termine "genocidio" in quanto "non sufficientemente provato", a dispetto del fatto che la mole di evidenze accumulata da organizzazioni e istituzioni internazionali probabilmente supera ormai di gran lunga il peso di quelle relative a tutti gli altri genocidi perpetrati nella storia, messi insieme.. invece, sull'episodio di Lainate, oggettivamente indimostrato, non solo non hanno avuto remore, ma hanno inscenato una vera e propria oscena gara a chi condannava per primo e più duramente il fantomatico episodio, chiamando in causa i supremi valori della fantomatica civiltà occidentale con altrettanto supremo sprezzo del ridicolo.

L'assurdità di queste prese di posizione è tale che vale la pena indagarne le possibili cause. La frenesia di volersi esprimere a tutti i costi con nettezza estrema su fatti così labili e incerti non è semplicemente un errore di valutazione come un altro.

Una possibilità è che siano semplicemente dei fessi stratosferici, privi di capacità analitiche e di indipendenza di giudizio, che ripetono a pappagallo frasi fatte e si comprerebbero pure la fontana di Trevi da Totò. Un'altra possibilità è che molti di coloro che dopo mesi di guardinga attesa si sono decisi a criticare Israele non sono motivati da una consapevolezza autonomamente maturata della gravità dei crimini israeliani o da un sincero moto umano di ripulsa della ferocia genocidaria, ma dall'esigenza egoistica di riposizionarsi in base a come tira il vento.

Quando vedono che i crimini diventano talmente spaventosi che alcuni loro amici/colleghi li guardano male per il loro silenzio, quando vedono che pure la stampa fa trapelare giudizi negativi e che perfino il PD indice una (rimasta unica) manifestazione, allora temono di essere mal posizionati e criticano Netanyahu (con circospezione, si intende..). Poi, appena vedono che la stampa urla all'orrendo antisemitismo, vengono presi dal panico di farsi sorprendere dalla parte sbagliata e cercano freneticamente di dimostrare pubblicamente la propria conformità, proprio come fece l'apostolo Pietro dopo che Gesù fu catturato dal Sinedrio.

Unica consolazione: per fortuna, tutti quelli che hanno un cervello autonomo e realmente tengono alla sorte dei palestinesi non si sono fatti ingannare neanche per un secondo.. e sono proprio loro i motori dell'opposizione ai crimini israeliani. Gli altri sono solo degli sciocchi o degli opportunisti narcisisti, che al più vanno al traino ma non contribuiscono né politicamente né praticamente alla lotta contro il genocidio. Gente insomma sostanzialmente irrilevante, incapace di incidere e smuovere ma capace di piantare in asso.

Non saranno quelli che si fanno dettare l'agenda dai media mainstream ad aiutare i palestinesi. È gente che è meglio perdere che trovare, e grazie a questo loro ultimo exploit siamo in grado di individuarli uno a uno per lasciarli cuocere nel loro ipocrita brodo.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale