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30 luglio 2025
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Gaza: la volontà genocidaria di Netanyahu e soci spiegata bene
a cura di Claudio Visani

“Nei primi giorni dell’attacco a Gaza, Netanyahu definì la Gaza palestinese Amalek, nome biblico che indica il nemico assoluto. La Bibbia ci ordina di sterminare tutti gli Amalek, comprese donne, bambini, animali domestici.

‘Si tratta di un’intera nazione’, disse riferendosi ai responsabili del 7 ottobre. E il ministro della Difesa dichiarò che avrebbe imposto un blocco totale a Gaza, niente elettricità, niente cibo. Ventidue mesi dopo quelle dichiarazioni sono diventate realtà.

Quando parliamo di genocidio parliamo dell’intento di distruggere la capacità dei palestinesi di continuare a vivere come gruppo, della cancellazione di intere città, di tutte le strutture sociali (sanità, sistema educativo) che rendono possibile la vita.

Israele sta affamando tutta Gaza, bambini inclusi. Non stanno distribuendo aiuti (sono bloccati da marzo) non permettono ai feriti di evacuare e ricevere cure, hanno bombardato scuole, università, moschee.

Perché? Non importa chi sei, conta solo che fai parte di quel gruppo. È l’idea che non ci siano palestinesi innocenti, il manuale di cosa sia un genocidio.

La gran parte degli israeliani è indifferente a ciò che sta accadendo a Gaza, quando non lo sostiene. La società genocida non sa, durante il processo, di essere ciò che sta facendo”.

(Shai Parnes, direttore delle campagne di sensibilizzazione di B’Tselem, storica organizzazione israeliana per la difesa dei diritti umani).

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