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30 luglio 2025
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GB: Palestine Action potrà presentare ricorso al bando governativo
di Gabriella Mira Marq

L'Alta Corte del Regno Unito ha stabilito oggi che è possibile presentare ricorso legale contro la decisione del governo di inserire Palestine Action nell'elenco delle organizzazioni terroristiche.

L'Alta Corte ha autorizzato Huda Ammori, co-fondatrice di Palestine Action, a presentare una revisione giudiziaria completa contro l'ordinanza del Ministro degli Interni Yvette Cooper, che ha bandito il gruppo come organizzazione terroristica.

A giugno, Cooper aveva annunciato il divieto ai sensi del Terrorism Act 2000 dopo che alcuni attivisti avevano imbrattato di vernice spray gli aerei in una base della Royal Air Force, un atto oggetto di indagine ai sensi delle leggi antiterrorismo. In seguito, il divieto è stato approvato dalla Camera dei Comuni e dalla Camera dei Lord all'inizio di questo mese.

Durante l'udienza di oggi, la Corte ha stabilito che diverse delle motivazioni presentate da Palestine Action per giustificare l'irragionevolezza delle azioni del governo sono state accolte.

Il giudice Martin Chamberlain ha dichiarato di aver deciso che due parti delle argomentazioni a favore di Ammori erano "ragionevolmente discutibili". "È probabile che l'ordinanza di proscrizione dia luogo a un'interferenza con i diritti garantiti dal diritto comune e dagli articoli 10 e 11 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo", ha aggiunto.

Gli avvocati di Ammori avevano precedentemente dichiarato all'Alta Corte che la decisione era "così estrema da rendere il Regno Unito un'eccezione a livello internazionale".

I parlamentari britannici hanno votato per inserire Palestine Action nell'elenco dei gruppi terroristici, rendendo reato l'appartenenza al gruppo o l'invito o l'espressione sconsiderata del proprio sostegno. Chiunque appartenga o sostenga il gruppo può essere punito fino a 14 anni di carcere.

All'inizio di luglio, un gruppo di oltre 400 personalità del mondo della cultura aveva esortato il governo a fare marcia indietro sulla sua intenzione di vietare Palestine Action e a "smettere di armare Israele".

Recentemente, il responsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha espresso serie preoccupazioni in merito al divieto, avvertendo che si tratta di un "inquietante abuso" delle leggi antiterrorismo e rischia di minare le libertà fondamentali.

Il bando stabilito dal governo ha dato luogo a proteste i cui manifestanti sono stati arrestati dalla polizia anche quando molto anziani.

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