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                    Nave Handala: ultime notizie da Antonio Mazzeodi 
  Clara Statello
  
                    
Ho parlato finalmente con Antonio, è sereno ma preoccupato perché ancora alcuni membri dell'equipaggio restano nelle terribili celle di Israele, in condizioni disumane. 
In particolare i cittadini statunitensi, che evidentemente non hanno avuto la giusta assistenza consolare. Poi una signora ultrasettantenne, già molto provata dal viaggio, ultima donna rimasta in detenzione. È stata messa in isolamento. 
Infine un compagno tunisino che è stato il punto di riferimento per la stampa araba. Antonio teme che possa restare per più tempo nelle prigioni israeliane, poiché arabo e per la sua attività di divulgazione. 
Gli attivisti sono stati rinchiusi in una prigione in cui Israele sotterra i prigionieri palestinesi. Un inferno: ratti, condizioni igieniche inesistenti, caldo torrido, urla continue delle persone sotto tortura. 
Pensate a chi vive per decenni questo incubo. 
La buona notizia è che il nostro Tony a quest'ora deve essere già arrivato a Fiumicino.
Palestina libera! Fuori il sionismo dalla storia!
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