 |
Caso Autogrill: vaneggiamenti e disinformazione
di
Rossella Ahmad
"E mi piace ricordare ogni tanto
che durante il tentativo di Colpo di stato
Tejero e un manipolo
irruppero nell'aula del parlamento
e intimarono ai deputati di chinarsi.
Tre deputati rimasero in piedi.
ecco
se fa statistica
su centinaia di persone
ci sono tre uomini".
Penso a queste parole ogniqualvolta io mi imbatta nella stampa italiana, che normalmente rifuggo come la peste. Ogni cento scribacchini , tre uomini. Forse meno.
Antisemitismo. Attacco antisemita. Odio razziale, addirittura.
Quante sciocchezze ripetute, amplificate, enfatizzate. Senza alcun senso, né formale né sostanziale. Parlo della stampa, ovviamente.
La verità sull'accaduto non tocca a me stabilirla, ma a chi di dovere. Ed auspico che la voce degli accusati abbia lo stesso valore di quella degli accusatori, diversamente da quanto accadde a Nives Monda.
E quindi:
Un francese non è semita
Neanche un ebreo francese è semita.
L'attacco, che non è un attacco a meno che non sia ritenuta tale la rivendicazione della libertà per il popolo palestinese, è rivolto al rappresentante di una popolazione - non popolo, attenzione - in larghissima maggioranza entusiasta del genocidio in corso. Un genocidio che ha fatto vibrare corde profondissime all'interno di ciascuno per la vigliaccheria e l'estrema crudeltà mostrate.
L'uccisione di donne e bambini - per antonomasia, le categorie che dovrebbero essere protette, e lo sono sempre state nella storia: portatrici di vita le une, germogli di vita gli altri - difficilmente può essere condonata, né dimenticata.
Cosa c'entri l'antisemitismo in questo contesto, ed in tutti gli altri in cui si parli di Israele e di ebraismo, bisognerebbe chiederlo a muso duro agli scribacchini di cui sopra.
Che ci illuminino, e ci spieghino anche cosa significhi "odio razziale" riferito ad un francese, e tutti gli infiniti corto circuiti di ragionamenti marci alla radice. Intrinsecamente privi di logica. Una quadratura del cerchio che non potrà mai avvenire, nonostante i campionati mondiali di slinguazzamento in cui sono impegnati h24.
L'ebraismo non è un popolo
Israele non è un popolo.
Dimostrate la veridicità delle vostre asserzioni testi di storia alla mano, e in caso contrario tacete per sempre, perché grande è il danno che avete fatto alla comprensione degli eventi dal 1948 ad oggi.
Un'ultima cosa: il termine diaspora. Siate seri. Non è esistita alcuna diaspora in Medioriente se non quella palestinese.
Irritanti, siete. E vi ho trattato.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|