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Israele arresta tre soldati per non voler tornare a Gaza
di
Mauro W. Giannini
L'esercito israeliano ha dichiarato domenica di aver congedato e incarcerato tre soldati per essersi rifiutati di tornare a combattere nella Striscia di Gaza.
Un comunicato militare ha affermato che i tre soldati, del 931° Battaglione della Brigata di Fanteria Nahal, sono stati incarcerati per un periodo compreso tra sette e 12 giorni in un carcere militare.
Secondo l'emittente pubblica KAN, i soldati congedati hanno citato una "profonda crisi interna" come motivo del loro rifiuto di tornare a combattere a Gaza.
Non è la prima volta che i soldati israeliani si rifiutano di unirsi ai combattimenti a Gaza. Si contano anche molti problemi psicologici e suicidi.
Secondo i dati militari, dall'inizio della guerra a Gaza sono stati uccisi 895 soldati israeliani e feriti 6.134. L'esercito deve affrontare accuse interne di occultamento di perdite maggiori.
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