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Iran testa sistema missilistico russo cambiando lo scenario nella regione
di
Leandro Leggeri
Teheran ha ricevuto il sistema missilistico russo S-400 Triumf e ne ha già effettuato i primi test sul campo, in quello che appare come uno dei più significativi aggiornamenti alla sua difesa aerea degli ultimi decenni.
A riportarlo sono fonti iraniane citate dal sito Birun.info e riprese da diversi osservatori internazionali tra cui Army Recognition e Defence Index.
Il test si sarebbe svolto il 26 luglio 2025, coinvolgendo radar avanzati, sistemi di lancio e missili di diverse gamme. L'S-400 è in grado di intercettare aerei da combattimento, droni e missili balistici fino a 400 km di distanza, rendendo molto più complesso qualsiasi attacco preventivo contro obiettivi strategici iraniani, come gli impianti nucleari.
L’arrivo dell’S-400 segna anche un rafforzamento significativo della cooperazione militare tra Mosca e Teheran, in un momento in cui entrambe sfidano apertamente l’ordine regionale dominato da Washington.
Di fronte a questo sviluppo, Israele, Stati Uniti e i loro alleati nel Golfo potrebbero rivedere i loro piani militari e aumentare la pressione diplomatica e tecnologica per contrastare il nuovo equilibrio creato dal dispiegamento di uno dei più avanzati sistemi antiaerei al mondo.
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