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Cipro riceve denuncia contro soldato israeliano per crimini a Gaza
di
Antonella Salamone
La Fondazione Hind Rajab ha presentato una denuncia penale formale alle autorità della Repubblica di Cipro chiedendo l'arresto immediato di Tameer Mulla, un soldato israeliano arabo druso attualmente in territorio cipriota, per il suo diretto coinvolgimento in crimini di guerra, crimini contro l'umanità e atti potenzialmente equivalenti a genocidio durante l'attacco israeliano nella Striscia di Gaza tra il 2023 e il 2025.
Tameer Mulla ha prestato servizio nel 101° Battaglione Paracadutisti della 35° Brigata Paracadutisti delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), un'unità di prima linea che ha svolto un ruolo centrale nella distruzione di città, ospedali e campi profughi palestinesi. Mulla è entrato a Cipro il 18 luglio 2025 e si ritiene che si trovi ancora nel Paese.
La denuncia include una documentazione schiacciante sulla partecipazione personale di Mulla a gravi violazioni del diritto internazionale. Queste includono:
1. Attacchi deliberati contro infrastrutture civili
Mulla ha filmato e pubblicato pubblicamente il suo coinvolgimento in:
Distruzione mirata di abitazioni civili a Khan Younis, Jabalia e Deir al-Balah con bulldozer, ordigni esplosivi e fuoco diretto.
Lancio di razzi e proiettili contro abitazioni palestinesi abbandonate, senza alcuna prova della presenza o minaccia militare.
Incendio di edifici residenziali, sia prima che dopo le perquisizioni, come prassi standard di distruzione.
Questi atti rientrano nella definizione legale di attacchi intenzionali diretti contro obiettivi civili, come definito dall'Articolo 8(2)(b)(ii) dello Statuto di Roma.
2. Evacuazione forzata sistematica di persone protette
Il 26 febbraio 2024, Mulla ha supervisionato e documentato personalmente l'evacuazione forzata di civili dall'Ospedale Nasser di Khan Younis. L'ospedale, assediato per settimane, ospitava oltre 10.000 sfollati, 450 pazienti e 300 operatori sanitari.
Sotto la minaccia di cecchini, bombardamenti e di un blackout totale delle comunicazioni, i civili, inclusi bambini, anziani e feriti, sono stati trasferiti in un'operazione coercitiva e umiliante. Ciò costituisce il crimine di guerra di trasferimento illecito di persone protette ai sensi dell'articolo 8(2)(a)(vii) dello Statuto di Roma.
3. Attacchi alle istituzioni educative
Mulla era presente e ha documentato la distruzione della scuola elementare maschile di Jabalia nel maggio 2024. Le riprese mostrano la struttura scolastica in rovina, probabilmente distrutta durante o subito dopo un'operazione delle IDF nella zona. La sua presenza sulla scena e la glorificazione dell'attacco sollevano solide basi per perseguire penalmente gli attacchi contro edifici dedicati all'istruzione, in violazione dell'articolo 8(2)(b)(ix) dello Statuto di Roma.
4. Glorificazione e istigazione
Mulla ha pubblicato numerosi video, storie e filmati che deridevano la distruzione delle infrastrutture civili palestinesi. Tra questi:
Video sarcastici all'interno di case saccheggiate o distrutte, barbieri e negozi di elettronica;
Un montaggio che paragona il suo ruolo a Gaza a un videogioco, includendo riprese di fuoco vivo ed esplosivi; Un'immagine in stile Netflix che elenca le città palestinesi che ha contribuito a distruggere: Al-Zeitoun, Gaza City, Rimal, Shuja'iyya, Khan Yunis, Deir al-Balah, Jabalia.
Questa pubblica glorificazione dei crimini di guerra e delle devastazioni riflette un chiaro intento, una motivazione ideologica e una mancanza di rimorso, rafforzando le argomentazioni a favore di un'azione penale ai sensi del diritto cipriota e internazionale.
Cipro è tenuta, in base alla giurisdizione universale, al proprio Codice Penale e ai trattati internazionali, a perseguire penalmente sul proprio territorio le persone accusate di crimini contro l'umanità e crimini di guerra, anche se commessi all'estero.
La Fondazione Hind Rajab chiede alla Repubblica di Cipro di agire immediatamente per:
Arrestare Tameer Mulla senza indugio;
Impedire la sua partenza dal Paese;
Avviare un'indagine penale completa e un procedimento penale;
Cooperare con gli organismi internazionali per garantire che venga fatta giustizia.
La popolazione di Gaza non è invisibile. Chi distrugge ospedali, case e vite impunemente deve essere ritenuto responsabile.
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