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Una orrenda tragedia e una propaganda ridicola
di
Rossella Ahmad
Israele blocca la Freedom Flottilla - una imbarcazione civile, in acque non territoriali, intenzionata a forzare un blocco illegale che sta causando l'affamamento di una popolazione stremata, sotto occupazione - sequestra i partecipanti alla missione - tra di essi due deputati europei, non dimentichiamo questo particolare - e reitera con forza bruta la fine della legalità internazionale, carta straccia da eoni, ed il suo diritto a pulirvicisi il culo.
La nave trasportava simbolicamente l'alimento più utile per soccorrere gli infanti in pericolo di vita, il latte in polvere.
Abbiamo tentato di rompere l'assedio, siamo testimonianza viva che gli orchi esistono, e si nutrono di carne umana.
Dal Sinai, migliaia di bottiglie di plastica, riempite a metà di legumi secchi, latte, riso, assieme a bigliettini d'amore e solidarietà, hanno preso il largo, con la speranza che la clemenza delle onde le faccia naufragare sulle rive di una striscia insanguinata, e che i bimbi di Gaza le trovino, ne facciano tesoro e le consegnino alle madri in ambascia.
Rompiamo l'assedio senza muoverci da casa, siamo testimonianza viva di un'umanità che non si rassegna.
Seduta sulla riva del mio mare, nei pomeriggi estivi domenicali dedicati con gioia inesprimibile ai due piccoli sopravvissuti al filo di spada di Erode, ci avevo pensato spesso. Un messaggio nella bottiglia, che circumnavigasse guidata dal fato la costa e navigasse con grazia fino alle sponde di una terra indomita, per farle sapere che i nostri due mari sono uniti da un fiume invisibile di lacrime, e si toccano.
Sono testimone della fame di Gaza, sono anch'io una madre in ambascia che sente tutta la responsabilità di non poter nutrire i suoi figli
Ma a Gaza non c'è fame. E la stampa internazionale è tutta nelle mani della Resistenza palestinese e delle sue infinite lobbies utilizzate per plasmare la pubblica opinione globale, sappiatelo.
Chiedo retoricamente il senso di questa continua e disturbante creazione di realtà parallele, ora che persino il New York Times, la bibbia dell'hasbara sionista, ha certificato che i furti degli aiuti umanitari, opportunisticamente attribuiti ad Hamas, sono opera di chi abbia interesse ad accelerare la dissoluzione del tessuto sociale palestinese, preliminare alla definitiva distruzione del popolo e della sua causa.
Il ridicolo che entra a gamba tesa nella tragedia epocale che stiamo vivendo.
L'incapacità di accettare che la battaglia per la conquista delle pubbliche opinioni occidentali è definitivamente persa, che a Gaza è in onda un genocidio che ha demolito il senso dell'umano e che Israele sta decretando la morte per fame di due milioni di palestinesi, rei di non voler lasciare la loro terra alle orde fameliche di coloni.
Una distorsione sistematica del senso comune, che dovrà essere studiata a lungo.
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