Comune di Padova taglia rapporti con Israele e dà Sigillo a Francesca Albanese
di Anna Carla Amato

Il Comune di Padova ha approvato una mozione che conferisce a Francesca Albanese, Relatrice speciale dell’ONU per i territori palestinesi occupati, il Sigillo della città di Padova e impegna il Comune a chiudere i rapporti con lo stato di Israele che contribuiscano al mantenimento della situazione illegale a Gaza e nei territori occupati e quindi qualunque eventuale accordo con le aziende e le istituzioni provenienti dalle colonie illegali, o che abbiano interessi nelle stesse. Il Comune si impegna anche ad esplicitare ogni forma di sostegno e solidarietà al popolo palestinese.

La mozione è stata presentata dalle consigliere Chiara Gallani e Marta Nalin della Coalizione Civica per Padova grazie alla quale il Comune si impegna a chiudere i rapporti con lo stato di Israele che contribuiscano in qualunque modo.

"La mozione nasce dalla necessità e dall’urgenza di fare qualcosa di più come consigliere comunali: scendiamo in piazza, appendiamo la bandiera palestinese alla nostra casa e lenzuoli bianchi, accompagniamo i musicisti che suonano per Gaza nelle nostre strade e in quelle strade le persone chiedono che le istituzioni intervengano nel loro ruolo." ha spiegato Chiara Galliani.

"Non si può stare ferme, non si sa cosa fare, il pensiero è sempre lì, costantemente" commenta Marta Nalin, ringraziando insieme alla collega le realtà del territorio che hanno aiutato a stilare la mozione.

"Non possono zittirci tutti. Non possono ucciderci tutti. Non possono licenziarci tutti", aveva detto Francesca Albanese e per questo anche Padova risponde all'appello.

Prima ancora erano stati il Comune di Bari e la Regione Puglia a decidere di tagliare i rapporti con le entità israeliane.

Nei giorni scorsi, invece, sempre a Padova, il Senato accademico dell'Ateneo aveva approvato una mozione che prevede di non intraprendere nuovi accordi istituzionali, né a rinnovare gli accordi in essere, con le istituzioni e gli enti israeliani che contribuiscono al perpetrarsi delle gravissime violazioni del diritto internazionale e al mantenimento dell’occupazione illegale del Territorio Palestinese.

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