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25 luglio 2025
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Obama minacciato di morte
di Aurora Gatti

L'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ricevuto minacce di morte online e richieste di incarcerazione dopo che il presidente in carica Donald Trump e la direttrice dell'intelligence nazionale Tulsi Gabbard lo hanno accusato di tradimento in relazione alla presunta influenza russa nelle elezioni presidenziali del 2026.

Secondo un rapporto del Global Project Against Hate and Extremism (GPAHE), i commenti online che chiedevano l'incarcerazione o l'esecuzione di Obama sono aumentati vertiginosamente tra il 17 e il 20 luglio, dopo che l'amministrazione Trump ha affermato che informazioni chiave sul presunto coinvolgimento della Russia nelle elezioni del 2016 erano state "manipolate e tenute nascoste", un'accusa che Obama ha negato.

Parlando con i giornalisti alla Casa Bianca, Gabbard ha dichiarato: "Le prove che abbiamo trovato e che abbiamo diffuso indicano direttamente che il presidente Obama ha guidato la produzione di questa valutazione di intelligence [a partire da gennaio 2017]. Ci sono molteplici prove e informazioni che confermano questo fatto".

"Il Presidente ritiene che questa questione debba essere indagata a fondo e che chiunque venga condannato per un crimine debba esserne ritenuto responsabile in questo Paese", ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

Le dichiarazioni hanno fatto seguito alla pubblicazione di oltre 100 pagine di documenti declassificati che, secondo Gabbard, rivelano un coordinamento interno tra alti funzionari dell'era Obama per costruire selettivamente una narrazione sull'ingerenza russa. Ha affermato che le agenzie di intelligence sono state sottoposte a pressioni per modificare le loro valutazioni, con particolare riferimento al dossier Steele, ormai screditato, per inquadrare la campagna di Trump come complice di interferenze straniere.

Trump ha pubblicato un video generato dall'intelligenza artificiale che mostrava Obama arrestato e imprigionato. In seguito, tra il 17 e il 20 luglio, i ricercatori hanno notato un picco di commenti mirati contro Obama su piattaforme come Truth Social, Gab e Telegram.

Su Truth Social, i commenti che etichettavano Obama come un traditore meritevole di prigione o morte sono aumentati da 3 a 36, con un aumento dell'1100%. Su Gab, tali commenti sono balzati da 9 a 48 (un aumento del 433%), mentre su Telegram sono aumentati da 0 a 12.

Il GPAHE (progetto globale contro l'odio) ha dichiarato a Newsweek che la sua ricerca "continua a mostrare un picco di retorica bigotta e violenta online ogni volta che il presidente prende di mira le persone con i suoi post online. La combinazione dei post razzisti e cospirazionisti della direttrice Gabbard e del presidente Trump non solo ha infiammato gli estremisti, ma ha ulteriormente normalizzato linguaggio e idee completamente inaccettabili in una democrazia fiorente. Noi, come nazione, non possiamo contribuire a questa normalizzazione rimanendo in silenzio".


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