Israele, ministro: non abbiamo obblighi di alleviare la fame
di Giovanni Franza

Con l'aumento della popolazione affamata a Gaza, un ministro israeliano ha appena dichiarato che Israele non ha alcun impegno ad alleviare la fame nel territorio e che sta cercando di espellere la sua popolazione.

Amichay Eliyahu, il ministro in questione, ha anche detto che "nessuna nazione nutre i suoi nemici" e che "stanno allontanando una popolazione educata sulle idee del Mein Kampf".

Non sono arrivati particolari commenti da parte di Netanyahu ma ufficiali hanno detto che queste idee non rappresentano le politiche militari del Paese.

Ma rappresentano le idee di buona parte della destra politica che tiene in piedi il governo.

Fortunatamente ci sono anche filoni più moderati. Yair Lapid ha commentato dicendo che le dichiarazioni di Eliyahu sono "un disastro diplomatico. Israele non convincerà mai il mondo della giustezza della nostra guerra al terrore finché saremo guidati da una minoranza estremista con ministri che glorificano il sangue e la morte".

P.S. Eliyahu è lo stesso che ipotizzò l'utilizzo di un'atomica su Gaza. Fu sospeso da Netanyahu, ma presto reintegrato.

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