Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
22 luglio 2025
tutti gli speciali

Salvini, premio all’ipocrisia, in diretta dalla vergogna
di Raffaele Florio

Doveva essere una provocazione, invece è realtà. Matteo Salvini ha ricevuto oggi, con tanto di applausi e tappeti rossi istituzionali, il Premio Italia-Israele 2025. E lo ha pure accettato con orgoglio, come se fosse una medaglia al valore per chi ogni giorno combatte per i diritti civili. Solo che lui non combatte. Lui sorride, posta, svuota significati e riempie poltrone. E adesso viene anche premiato.

Siamo ufficialmente nel Truman Show della politica. Dove il vicepremier che inneggiava ai confini chiusi, che chiamava “clandestini” anche i neonati, che chiedeva i pieni poteri con una birra in mano, viene elevato a simbolo della democrazia occidentale. Ma ci rendiamo conto?

L’ambasciatore israeliano a Roma, Jonathan Peled, ha detto che Salvini rappresenta “una posizione coraggiosa e di rottura”. In effetti ha ragione: ci vuole un bel coraggio a ignorare 59.000 morti a Gaza, a definire “diritto alla difesa” il bombardamento di ospedali e scuole, a schierarsi con un governo che ha fatto strame del diritto internazionale, e a farsi anche fotografare mentre ricevi un premio. È una rottura, sì: con la decenza.

Ma il vero scandalo non è Salvini. Lui fa Salvini. Da sempre. Il vero scandalo è che la cerimonia sia avvenuta nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati. Il Parlamento italiano trasformato in palcoscenico per la beatificazione di un uomo che della diplomazia conosce le parolacce, della politica estera i selfie, e della storia ciò che trova su Wikipedia.

Nel frattempo, l’opposizione ha protestato. Hanno parlato di “oscenità”. Bene. Ma non basta un comunicato indignato per lavarsi la coscienza. Dov’erano quando si votavano i decreti pro-Israele? Quando si taceva su Gaza? Quando si lasciava che la propaganda passasse come verità? Solo i 5 Stelle si sono da sempre opposti.

In questo Paese, si può ricevere un premio mentre piovono bombe. Si può parlare di “pace” mentre si incita alla vendetta. Si può anche restare vicepremier mentre si tradisce ogni giorno il buonsenso, la coerenza, e pure se stessi.

Salvini ha fatto l’ennesimo show. Israele, con cinismo, ha premiato il suo megafono. E noi, ancora una volta, applaudiamo il nulla. Ma guai a chiamarlo per nome, ché poi qualcuno si offende.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale