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Mi vergogno
di
Antonella Salamone
Non parlatemi più di dignità, di diritti, di coscienza, non parlatemi di democrazia, di leggi, di processi, di equilibri geopolitici.
Davanti a un bambino ridotto pelle e ossa dalla fame, fame imposta, fame calcolata, fame voluta da Israele, tutto il vostro lessico civile diventa ridicolo.
Lo dico a voi, che occupate seggi, poltrone, ministeri, a voi che, per convenienza, non avete mai avuto il coraggio di dire una parola e lo dico anche a chi finge di scoprirlo solo adesso.
E quando con la voce spezzata citate l’Olocausto e vi chiedete “com’è stato possibile?”, guardatevi allo specchio.
È stato possibile perché c’erano persone esattamente come voi.
Per cosa? Potere? Soldi? Visibilità? Quando saremo tutti orizzontali, voglio vedere cosa ve ne farete di questi tre tesori. Sarete solo carne marcia senz’anima.
Mi vergogno.
Mi vergogno di essere italiana.
Mi vergogno di questa Europa imbellettata come una vecchia puttana.
Mi vergogno per tutti noi.
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