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Non fa niente contro il genocidio chi si identifica con i genocidari
di
Alessandro Ferretti
La notizia di oggi è senza alcun precedente storico: a Gaza un milione e settecentomila persone (l'85% della popolazione) sono ormai nella "quinta fase" della malnutrizione, la fase più critica e pericolosa, la fase in cui il corpo e la mente subiscono danni irreversibili anche se in futuro dovesse tornare disponibile del cibo.
Non è stato facile arrivare a questo punto. Israele sta ininterrottamente massacrando i palestinesi da ventottomilacentonovanta giorni, dal 15 maggio del 1948, e in ciascuno di questi giorni milioni e milioni di occidentali agiati e borghesi, che si proclamano antifascisti e dalla parte dei deboli, hanno deliberatamente scelto di fregarsene e di supportare, con il loro silenzio/assenso, un massacro che non ha eguali in tutta la storia umana.
Incredibilmente, ancora oggi questi fetidi benpensanti continuano imperterriti a farsi gli affari propri e a pontificare sul nulla di fronte alle atrocità più spaventose mai perpetrate da menti umane, di fronte a mezzo milione di bambine e bambini sotto i dodici anni che urlano dalla fame e che se sopravviveranno rimarranno segnati a vita.
Questa stolidità dimostra che sono dei poveri stupidi: se ragionassero, capirebbero che se il genocidio si compirà senza che loro si attivino contro i crimini ultradecennali di Israele la loro colpa non sarà più perdonabile. Ora che il tempo è scaduto e ormai la catastrofe è comunque irrimediabile, ora che milioni di assassini pregustano il sapore dell'annichilimento finale delle loro vittime, ora che l'orrore è innegabile e rimarrà per sempre scolpito nella pagina più nera della storia umana, potrebbero almeno cercare di salvare la faccia in extremis.
Invece non lo fanno, e il motivo ormai non può neanche essere la codardia perché di fronte a orrori così spaventosi ci vuole più coraggio a tacere che a parlare.
Diciamocelo una volta per tutte: la classe colta che ancora adesso non si attiva contro il genocidio è costituita da persone che si identificano nei genocidari israeliani perché sono umanamente simili a loro.
Sono quei poveri cretini che si compiacciono di essere tra i vincenti, che godono ad essere tra i primi e che vedono nella loro ricchezza e/o posizione sociale guadagnata all'interno di un sistema basato sulla sopraffazione la prova provata della loro superiorità rispetto alle masse "incolte e becere". Sono quelli che amano scagliarsi contro l'"analfabetismo funzionale" e contro i giovani colpevoli di non avere "senso del dovere" e "spirito di sacrificio".
I tronfi mentecatti in questione sono ovviamente disprezzati da quasi tutti, ma proprio come i genocidari israeliani sono convinti che il motivo sia l'invidia e la cattiveria altrui. Sono talmente compiaciuti di se stessi che credono che il mondo intero vorrebbe essere come loro.
Questi idioti patentati ovviamente difendono sempre i poteri forti, perché pur nel loro delirio di superiorità sono consapevoli che loro devono tutto al sistema che li ha messi nella posizione che occupano e che se quel sistema crollasse di loro non resterebbe nulla, in quanto loro sono il nulla. Incapaci di intessere relazioni paritarie, hanno sempre bisogno di appoggiarsi al denaro o al potere per non precipitare nell'irrilevanza.
Chi ancora oggi continua a rimanere inerte, o peggio a barcamenarsi con sporadiche e timide prese di distanza che iniziano con "condanno il sette ottobre" e danno tutta la colpa a Netanyahu, sono tutte persone che si identificano nei genocidari israeliani per affinità elettiva.
Si sentono élite minacciata e pensano che usare la forza per difendere ed estendere i loro privilegi a discapito degli "inferiori" sia cosa buona e giusta, solo signora mia cerchiamo di farlo con un po' di decoro perché altrimenti si rischia di offrire il fianco agli invidiosi in malafede e perfino di pagare (non sia mai!) un ingiusto prezzo per la sacrosanta difesa di sacrosanti privilegi.
Quello che non hanno capito, proprio perché sono dei mentecatti, è che ormai le persone sane di mente non li vedono più come dei semplici stupidi e vacui presuntuosi ma come un autentico pericolo per la sopravvivenza della specie.
La loro mentalità suprematista li rende avulsi dall'umanità ma non li protegge da essa. La difesa dei loro privilegi è ormai deputata esclusivamente alla forza bruta esercitata da mercenari e a malati di mente su moltitudini sofferenti, ma sempre più consapevoli di quanto i loro problemi siano dovuti proprio all'esistenza e alla protervia di questa casta di idioti privilegiati.
Che questa casta cada è solo questione di tempo: per sopravvivere, una minoranza dominante ha bisogno di muoversi con intelligenza.. ma solo degli autentici imbecilli possono credere che commettere crimini così atroci non avrà conseguenze, e infatti che dopo quasi due anni di genocidio dalla parte di Israele sono rimasti solo gli imbecilli.
Ogni bomba sganciata, ogni casa distrutta, ogni vita spezzata in Palestina non infligge solo dolori inenarrabili, ma accelera i tempi del crollo di questa congregazione di stupidi seduti su un ramo che viene alacremente segato.. e ogni giorno in cui la reazione dei giusti non riesce a fermare il genocidio non fa che aggravare il carico di colpe che questa casta di mentecatti dovrà espiare.
Meditate, idioti, meditate. Se ci riuscite.
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