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20 luglio 2025
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UE: funzionaria usava antisemitismo per proteggere responsabili del genocidio
di Antonella Salamone

Un'alta funzionaria dell'Unione Europea è stata accusata di aver strumentalizzato l'antisemitismo per ostacolare gli sforzi volti a garantire la responsabilità di Israele per le sue violazioni del diritto internazionale a Gaza, compresi atti ampiamente descritti come genocidio.

Katharina von Schnurbein, coordinatrice della Commissione Europea per la lotta all'antisemitismo, ha fatto pressioni sugli ambasciatori dell'UE a Tel Aviv affinché impedissero l'imposizione di sanzioni contro Israele invocando accuse infondate di antisemitismo.

I dettagli dell'intervento di von Schnurbein sono stati rivelati in un cablogramma diplomatico trapelato e ottenuto da EUObserver.

Il documento mostra che la von Schnurbein ha esortato gli inviati dell'UE a non procedere con una revisione dell'Accordo di Associazione UE-Israele, un accordo in vigore da 25 anni che garantisce a Israele un accesso commerciale preferenziale per un valore di oltre 1 miliardo di euro (1,09 miliardi di dollari) all'anno. Le dichiarazioni di von Schnurbein sono state rilasciate durante un incontro del 29 maggio con gli ambasciatori dell'UE a Tel Aviv.

Secondo il promemoria trapelato, ha avvertito che le misure punitive rischiavano di alimentare quello che lei chiamava "antisemitismo diffuso". Ha inoltre affermato che anche gesti umanitari da parte del personale dell'UE, come le vendite di dolci per raccogliere fondi per Gaza, potrebbero creare “antisemitismo diffuso”.

In un ulteriore tentativo di minimizzare i crimini israeliani, von Schnurbein ha liquidato le segnalazioni di carestia e crimini di guerra come "voci", contraddicendo le valutazioni del personale della Commissione Europea, delle Nazioni Unite e della CIG.

Infine la Von Schnurbein ha sostenuto che Hamas avrebbe organizzato clandestinamente proteste pro-palestinesi in Europa. Anche questo un insulto alle centinaia di migliaia di cittadini europei che hanno e continuano a manifestare contro il genocidio in atto a Gaza.

Cinque Stati membri dell'UE hanno respinto il tentativo di von Schnurbein di proteggere Israele strumentalizzando l'antisemitismo. Un ambasciatore avrebbe detto direttamente a von Schnurbein: "Questi sono fatti [crimini di guerra israeliani], e sollevarli non è antisemita".

Von Schnurbein, una baronessa tedesca priva di mandato legale o diplomatico in politica estera, è stata accusata da Amnesty International di aver diffuso informazioni "inesatte e false".

Von Schnurbein potrebbe non essere un nome noto, ma è tutt'altro che una figura marginale a Bruxelles.

Sebbene il suo contratto di lavoro non le conferisca alcun mandato per occuparsi di questioni di politica estera, si è impegnata attivamente per contrastare l'imposizione di sanzioni a Israele. Senza dubbio, è stata lieta che i governi dell'UE non siano riusciti a raggiungere un consenso quando questa settimana è stata sollevata l'opzione di sanzionare Israele.

Secondo i critici, l’attività di lobbying di Von Schnurbein riflette un modello più ampio nelle istituzioni dell’UE, in cui l’antisemitismo viene invocato non per proteggere le comunità ebraiche, ma per mettere a tacere il legittimo dissenso ai crimini israeliani.

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