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Trump chiede al tribunale di desecretare fascicolo Epstein
di
Aurora Gatti
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato giovedì di aver chiesto al Procuratore Generale Pam Bondi di rilasciare la testimonianza del Gran Giurì relativa all'indagine governativa sul finanziere caduto in disgrazia Jeffrey Epstein.
L'annuncio è arrivato a poche ore dalla pubblicazione, da parte del Wall Street Journal, di un articolo esplosivo che ha inasprito l'intrigo che circonda Trump e i suoi legami con Epstein, dopo che il Dipartimento di Giustizia ha annunciato la scorsa settimana di aver accertato che Epstein si era suicidato nel 2019 e di non avere alcuna "lista clienti".
L'annuncio ha suscitato malcontento all'interno del movimento MAGA di Trump, con voci autorevoli che chiedevano la pubblicazione di tutti i documenti governativi relativi a Epstein. L'annuncio di Trump sembra non soddisfare tali richieste.
"Alla luce dell'assurda pubblicità data a Jeffrey Epstein, ho chiesto al Procuratore Generale Pam Bondi di produrre qualsiasi testimonianza pertinente del Gran Giurì, previa approvazione della Corte. Questa TRUFFA, perpetuata dai Democratici, dovrebbe finire, immediatamente!" ha scritto Trump sui social media.
Bondi, da parte sua, ha dichiarato a X che il Dipartimento di Giustizia è "pronto a chiedere al tribunale domani di desecretare le trascrizioni del gran giurì".
A febbraio, durante un'intervista a Fox News, Bondi ha dichiarato che la lista dei clienti di Epstein era "sulla mia scrivania in questo momento per essere esaminata", una dichiarazione in netto contrasto con l'annuncio del Dipartimento di Giustizia di questo mese, secondo cui non esiste alcun documento del genere.
Si sono diffuse speculazioni sul fatto che includa i nomi di membri di spicco della società ricca e potente. Elon Musk, miliardario della tecnologia ed ex alleato di Trump, ha suggerito che il nome del presidente sia probabilmente incluso nei "file Epstein".
Il Wall Street Journal ha riportato giovedì mattina che una lettera audace di Trump è una delle decine di note incluse in un album creato per celebrare il 50° compleanno di Epstein.
Secondo il Journal, il ricordo rilegato in pelle è stato compilato nel 2003 da Ghislaine Maxwell, collaboratrice di lunga data di Epstein e trafficante di minori condannata. Includeva anche lettere dell'ex CEO di Victoria's Secret, Leslie Wexner, e dell'avvocato filo-israeliano Alan Dershowitz.
La natura scabrosa della presunta lettera di Trump è simile a quella di molte altre presenti nella raccolta recensita dal Journal. Si tratta di un testo dattiloscritto incorniciato dalla sagoma di una donna nuda che sembra disegnata a mano, con il nome "Donald" scritto sotto la vita, "a imitazione dei peli pubici", ha riportato il giornale.
Il testo include una conversazione, apparentemente simile a una sceneggiatura per un film o una serie TV, tra Epstein e Trump.
 
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