Torna lo scontro fra politica e magistratura. Ma mi dicono che non è vero
di Alessandro Balducci *

Dal Giornale Radio delle 08:00 di questa mattina su una radio privata di rilevanza nazionale: “Scontro tra politica e magistratura”. Seguono le dichiarazioni, nell'ordine, del ministro Nordio, di Salvini, di Meloni.

Trattandosi di uno “scontro” (sono ancora così ingenuo da pensare che gli scontri avvengano ad “armi pari”) mi sarei aspettato di sentire le dichiarazioni di qualche magistrato o membro del Csm, se non altro per par condicio... invece niente: il conduttore del GR è passato a parlare del conflitto mediorientale.

Poi ho capito che non si trattava proprio di uno scontro: la Procura di Palermo ha impugnato in Cassazione – rispettando la legislazione vigente e la Procedura Penale – la sentenza di assoluzione di Salvini Matteo nel processo Open Arms e che questo fatto non è stato ben accolto dal governo in carica che quindi ha cominciato a sparare a palle incatenate contro i magistrati di Palermo.

Tra l'altro proprio oggi che ricorre l'anniversario della strage di via D'Amelio nella quale morirono il giudice Borsellino e cinque persone della scorta.

I mass media italiani sono ridotti così (non tutti, c'è qualche lodevole eccezione): il bullo (o i bulli) di turno attaccano un potere indipendente dello Stato nell'esercizio delle proprie funzioni e la cui indipendenza è sancita nel marmo della Costituzione Repubblicana, ma i media riportano la notizia definendola uno “scontro”.

Un pò come se a me un vigile infliggesse una multa per divieto di sosta ed io cominciassi ad insultarlo e ad aggredirlo e un quotidiano di cronaca locale lanciasse la notizia come: “scontro tra un vigile ed un cittadino”.

Chiamate l'ambulanza!

* Coordinatore Commissione Cittadinanza e Costituzione dell'Osservatorio

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