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Siria: Israele non difende tutti i drusi ma solo quelli israeliani
di
Paolo Mossetti
«Sia chiaro: Israele non sta agendo per “proteggere i drusi”», spiega Charles Lister, politologo del Middle East Institute. «Sta intervenendo per difendere una componente della comunità drusa siriana - che guarda caso ha radici in Israele».
Lister parla dell'effetto destabilizzante dell'espansionismo israeliano, non sanzionato dall'UE, e implicitamente anche gli sciami opinionistici che soffiano sul fuoco di crisi delle quali non sanno nulla: «L’intervento di Israele a Suwayda gli si è completamente ritorto contro, con Gerusalemme che ora vorrebbe che il governo siriano torni a ristabilire l’ordine...
Intervenendo, Israele ha esacerbato le divisioni interne ai Druzi di Suwayda; moltiplicato per mille l’ostilità dei sunniti arabi verso le richieste di decentralizzazione avanzate dai drusi; innescato una mobilitazione tribale nazionale che ora avanza; messo in pericolo i civili drusi in misura molto maggiore...
Crimini e violazioni sono stati commessi da tutte le parti - forze governative, tribù/beduini, milizie druse. Non è mai esistito un “lato puro” in questa vicenda, ma Israele, “mescolando le carte”, ha gettato litri di benzina sul fuoco, facendo solo intensificare i crimini.
Anche lo spazio della disinformazione ha alimentato la dinamica a Suwayda: le storie dell’orrore su “migliaia” di civili massacrati dai jihadisti si sono rivelate chiaramente inventate, ma hanno creato una spirale di panico e ostilità reciproca, rendendo molto più difficili i negoziati.
Quando le forze governative si sono ritirate, sono iniziati gli attacchi di rappresaglia delle milizie druse contro le comunità beduine - comprese donne e bambini - e si è verificato uno sfollamento di massa.
Poi la controffensiva tribale ha riempito il vuoto, con nuove rappresaglie. Adesso abbiamo altre violenze da parte dei drusi - mutilazioni di corpi e altro ancora.
Come avevo detto giorni fa, l’intervento di Israele e le ripetute revoche da parte di Hikmat al-Hijri di cessate il fuoco e accordi di sicurezza negoziati hanno scoperchiato un nido di vespe».
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