Lavoro: FI propone emendamento che riduce le tutele
di Claudia Candeloro *

In Parlamento sta accadendo una cosa gravissima, un furto vero e proprio ai danni dei lavoratori italiani.

Se passasse un emendamento del genere, si legalizzerebbero le truffe ai danni di chi lavora.

Cosa succede? Che il relatore di Fratelli d'Italia al senato al Decreto Legge sull'Ilva, l'onorevole Salvo Pogliese, segretario regionale della Sicilia dello stesso partito, ha proposto di fare diventare IMPOSSIBILE la richiesta di differenze retributive da parte di lavoratori che siano stati sotto-inquadrati o che abbiano subito l'applicazione di contratti collettivi pirata.

In che modo? Riapplicando, come accadeva sotto il fascismo, la prescrizione dei crediti di lavoro in costanza di rapporto e, addirittura, poveretto, limitando la portata applicativa dell'art. 36 della Costituzione con una legge ordinaria (sic!).

Quindi, a parere di Fratelli d'Italia, se una commessa verrà pagata 1.400 euro lordi senza quattordicesima (livello C2 CCNL commercio anpit-cisal) invece di 1.750 euro lordi con quattordicesima (4° livello CCNL Confcommercio) sarà tutto perfettamente legale, e nessuno potrà rivendicare differenze retributive.

Questo vuole dire:

1. RUBARE ai lavoratori

2. DISTRUGGERE le aziende che applicano i contratti collettivi con le retribuzioni adeguate

3. ELIMINARE la contrattazione collettiva e, con essa, i sindacati.

Provano a rovinarci con il favore delle tenebre estive.


* Avvocata di diritto del lavoro

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