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Si dimette commissione inchiesta ONU su territori palestinesi occupati
di
Gabriella Mira Marq
Tutti i membri della Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Occupati hanno presentato le loro dimissioni. La decisione, secondo quanto riferito, arriva dopo mesi di continue pressioni e ostruzioni da parte delle autorità israeliane, sollevando serie preoccupazioni sull'integrità dei meccanismi internazionali di responsabilità.
Le dimissioni hanno fatto seguito all'intensificarsi delle campagne israeliane volte a indebolire il lavoro della commissione, che alla fine ne hanno reso insostenibile il ruolo. L'ONU non ha ancora confermato le dimissioni.
I commissari erano stati nominati dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite nel 2021 per indagare sulle violazioni dei diritti umani nella Palestina occupata e in Israele.
I funzionari israeliani hanno accusato la commissione di antisemitismo, rifiuto di collaborare e hanno intensificato gli sforzi diplomatici per delegittimare il lavoro dell'organismo. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu aveva precedentemente liquidato l'inchiesta come "anti-israeliana".
Nei suoi rapporti, la commissione ha riscontrato "ragionevoli motivi" per concludere che le forze israeliane abbiano commesso crimini di guerra a Gaza, tra cui:
Attacchi diretti contro i civili
Uccisioni volontarie
Fame come arma di guerra
Violenza sessuale e sfollamenti forzati, compresi atti che equivalgono a intento genocida.
I risultati hanno inoltre rilevato modelli di violenza da parte dei coloni, demolizione di infrastrutture e repressione della società civile in Cisgiordania.
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