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Dott. Hussam Abu Safiya: trattamento brutale peggiora stato di salute
di
Tamara Gallera
Il Dott. Hussam Abu Safiya, direttore dell'ospedale Kamal Adwan, è detenuto in condizioni estremamente allarmanti dopo essere stato arrestato e condotto in una prigione israeliana a dicembre, in seguito a una brutale campagna militare contro il principale ospedale di Gaza.
Il suo avvocato, Ghaida Qasem, ha descritto dettagliatamente le condizioni di Abu Safiya lunedì, riferendo che aveva perso almeno 40 chili, passando da circa 100 a 60 kg da quando è stato rapito e imprigionato. Secondo Qasem, ha anche subito un brutale pestaggio durato 30 minuti, che gli ha colpito petto, viso, testa e collo.
Nonostante soffra di aritmie cardiache, le autorità israeliane gli hanno negato l'accesso a farmaci essenziali, cure e a un medico specialista. Secondo la dichiarazione, rimane vestito con abiti invernali in condizioni estreme di fame, torture e completo isolamento.
È importante notare che il Dott. Abu Safiya è detenuto in una cella sotterranea senza esposizione alla luce solare, il che peggiora ulteriormente il suo stato di salute.
Questo caso non è un episodio isolato, ma riflette un quadro più ampio di trattamenti disumani a cui sono sottoposti prigionieri e detenuti palestinesi nelle carceri israeliane.
Le organizzazioni palestinesi di supporto ai prigionieri hanno riferito martedì che il numero di palestinesi detenuti nelle carceri di occupazione israeliane è salito a circa 10.800 all'inizio di luglio, il numero più alto dalla Seconda Intifada del 2000. Questo totale non include i detenuti nei campi militari di occupazione, il cui status rimane in gran parte sconosciuto.
In una dichiarazione congiunta, le organizzazioni hanno osservato che il numero di detenuti amministrativi è salito a 3.629, la percentuale più alta rispetto ai prigionieri condannati e a quelli etichettati come "combattenti illegali". Questo sistema consente alle autorità di occupazione di detenere individui senza accusa né processo, una pratica ampiamente condannata dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani.
Nel frattempo, il numero di prigionieri classificati come "combattenti illegali" ha raggiunto quota 2.454, esclusi i numerosi detenuti di Gaza detenuti nei campi militari. Secondo la dichiarazione, si tratta della cifra più alta registrata dall'inizio dell'attuale guerra genocida condotta dall'occupazione contro Gaza.
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