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Museo per Papa Giovanni Paolo II con i nostri soldi?
di
Aranka Korosi
Scusatemi ma non riesco a trattenermi: si può sapere che diamine c'entriamo noi?!
2 milioni di euro dei contribuenti italiani – DUE MILIONI – per ristrutturare l’appartamento romano di Giovanni Paolo II e aprire un museo in sua memoria.
Una trattativa portata avanti tra la Polonia, il Vaticano e… Palazzo Chigi.
Cioè: il governo italiano. Con i nostri soldi.
Perché? A che titolo?!
Giovanni Paolo II era polacco, il Vaticano è uno Stato straniero. Ma paghiamo noi. In barba a ogni principio di laicità dello Stato, in barba a chi ogni giorno si sente dire che “non ci sono soldi”.
Non ci sono soldi per:
la sanità pubblica al collasso,
le scuole che cadono a pezzi,
i giovani abbandonati,
gli stipendi da fame,
le case popolari,
i disabili lasciati soli.
Ma per fare contenti i preti e tenersi buoni i conservatori polacchi, i soldi saltano fuori al volo.
Che schifo.
Uno Stato laico, serio, rispettoso dei suoi cittadini, non finanzia progetti religiosi con i soldi pubblici.
Non restaura appartamenti del Vaticano.
Non apre musei in onore di papi stranieri.
Non fa regali miliardari a due Stati che non sono il nostro.
Questa è l’ennesima presa in giro.
Un insulto a chi ogni giorno si spacca la schiena per mandare avanti questo Paese.
 
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