Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
13 luglio 2025
tutti gli speciali

La nostra notte dei cristali
di Daniele Furlan

13 LUGLIO 1920
Una data che a moltissimi italiani, a parte i triestini, non dice assolutamente niente, i libri scolastici di ogni ordine e grado non la menzionano nemmeno di sfuggita.

Tutti gli italiani conoscono la "Kristallnacht" nazista avvenuta la notte tra il 9 e 10 Novembre 1938 ma non LA "NOTTE DEI CRISTALLI" fascista, avvenuta a Tieste ben 18 anni prima, esattamente il 13 LUGLIO 1920. RIPETO 1920.

Stessa crudeltà, stessa forza distruttrice, stessa devastazione, stessa oppressione e persecuzione, stessa volontà criminale di annientare una razza inferiore in favore della pura ed eccelsa italica... ma sempre occultata: gli italiani non devono sapere che i nazisti hanno preso esempio in tutto e per tutto dai fascisti.

Accentuare i crimini nazisti ed occultare il più possibile quelli fascisti, questa la regola del becero indottrinamento da sempre in atto in Italia...

Così i campi di concentramento sono solo nazisti, nazista la pulizia etnica, naziste le leggi razziali, solo nazista l'oppressione, solo nazista l'orrore...

I criminali sono loro non i fascisti, i fascisti sono stati "traviati" dai nazisti e se Mussolini non avesse dato retta a Hitler la sua dittatura sarebbe stata solo "all'acqua di rose", ha fatto tante cose buone...

Il colonialismo fascista è stata solo un'avventura esotica al canto di "faccetta nera", ci sono andati a portare civiltà e benessere, costruire strade, ecc...

Questo si tramanda alle nuove generazioni, a questo, purtroppo, credono moltissimi italiani.
È così che ci si autoassolve, così che si normalizza il fascismo.

Ma torniamo alla notte dei cristalli fascista.

Trieste è sempre stata una città multietnica e multiculturale, era una delle città più fiorenti dell'impero Austro-Ungarico, un porto importantissimo, logicamente sempre con una grande presenza di austriaci, slovacchi, croati, soprattutto sloveni.

Il "NORODNI DOM" (Casa del Popolo) era un edificio polifunzionale costruito dagli sloveni, in pieno centro di Trieste, inaugurato nel 1904, un'opera magnifica con all'interno un teatro, negozi tipici, biblioteca, caffè, banche... rappresentava l'espressione del patrimonio politico e culturale della nutrita comunità slovena triestina ma era aperto a tutti, frequentato da tutto il popolo slavo, serbi, croati slovacchi ed anche da austriaci ed italiani...

Poi arrivò la guerra e, di seguito, il malcontento nazionalista degli italiani per la famosa "vittoria mutilata".

Nel 1920, il partito nazionale fascista non era ancora stato fondato ma esistevano già i "fasci di combattimento" nati proprio da quel malcontento e le camicie nere erano già in azione contro i non italiani.

Il 12 Luglio 1920 il comandante della marina italiana Tommaso Gulli ed un altro marinaio rimasero uccisi durante uno scontro al porto di Spalato... Fu la scintilla...

Il giorno dopo Francesco Giunta, segretario del "Fascio di Combattimento giuliano" convocò un comizio anti-slavo in piazza Unità a Trieste incitando non solo le camicie nere ma anche la popolazione italiana ad uccidere tutti gli slavi.

Più o meno queste furono le parole: "bisogna stabilire la legge del taglione, piantate i vostri coltelli affilati su di loro, devono morire per la purezza e la salvezza dell'Italia".

Subito dopo iniziò la furia distruttrice di estremisti nazionalisti fascisti e camicie nere..

Dopo aver distrutto TUTTE LE ATTIVITÀ SLAVE, sparse nella città ed il consolato jugoslavo, APPICCARONO IL FUOCO AL NORODNI DOM, un incendio domato solo il giorno dopo, perché le camicie nere ne ostacolarono e non poco i soccorsi.. Tutto fu distrutto.

Fu L'INIZIO DELLA PERSECUZIONE DEI POPOLI SLAVI, DI UNA BARBARIE DURATA 25 ANNI. Uno scempio che Renzo De Felice definì: "il battesimo dello squadrismo fascista organizzato".

"Sulla via Commerciale non era scesa la sera, l'incendio sopra i tetti sembrava venire dal sole(..) Piazza Oberdan era piena di gente che gridava in un alone di luce scarlatta, Attorno al grande edificio c'erano uomini in camicia nera che ballavano gridando "Viva,Viva," correvano di qua e di la scandendo "eia, eia eia" ed altri di rimando "alalà". Improvvisamente si sentì l'arrivo dei camion dei pompieri tra la folla, ma la confusione aumentò perché gli uomini in camicia nera li attaccarono non permettendo ai mezzi di avvicinarsi . Li circondarono e ci si arrampicarono sopra ,togliendo di mano ai pompieri le manichette" (tratto dal libro- testimonianza "il rogo nel porto" dove l'autore Boris Pahor, sloveno-triestino descrive ciò che aveva visto da bambino).

Boris, lo dico orgogliosamente, era anche un mio carissimo anziano amico, importantissimo per la mia formazione, la sua morte mi ha lasciato un gran vuoto, mi manca terribilmente, lui, i suoi racconti, le sue raccomandazioni, le nostre lunghe chiacchierate rigorosamente in sloveno: "i miei libri sono tutti scritti in sloveno e tra noi parliamo sloveno Dani, tu sei sloveno per metà conosci bene la lingua, usala, non dimenticarla mai, è un modo per ridare al popolo sloveno martoriato un minimo di dignità".

GRAZIE BORIS per il bene che mi hai voluto, te ne ho voluto tanto anch'io! (Chiusa parentesi personale)

Il Norodni dom è stato poi, col tempo, ricostruito diventando la sede della scuola interpreti di Trieste, fino al 2020, quando, dopo 100 anni, è stato finalmente e giustamente restituito alla, sempre nutrita, comunità slovena triestina.

Ma la decisione, presa dal Parlamento, fu fortemente osteggiata da tutta la destra fascio-negazionista in primis FdI, ovviamente...

UN ATTO DOVUTO fatto però passare come "GENTILE CONCESSIONE" e "giustamente" criticato dagli sloveni, per il modo e soprattutto il momento.

Tale restituzione, infatti, è stata fatta coincidere con l'omaggio alla "finta" foiba di Basovizza... due fatti non sovrapponibili dal punto di vista storico...

L'ennesimo tentativo di annacquamento, di rimarcare i loro crimini per sminuire i nostri... un'ulteriore prova della vigliaccheria vittimistica... che vergognosamente condanna i tanti morti di quella pulizia etica all'oblio e i sopravvissuti ad essere inascoltati perché considerati bugiardi.

Pensate a quanto possa essere straziante per loro sapere che l'orrore che hanno subito, per molti italiani non è mai esistito.

Ulteriore violenza, una ignobile beffa.


per approfondire...

Dossier terrorismo

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale