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Pezzi di umanità, umanità a pezzi
di
Rinaldo Battaglia *
Brutta data il 12 luglio. Due anni dopo il massacro fascista di Podhum del 12 luglio 1942, i nazisti fecero lo stesso da noi proprio il 12 luglio 1944 a Fossoli nel modenese.
A Podhum i fascisti, le belve delle camicie nere di Temistocle Testa, i carabinieri reali di Luigi Menaldo e la Guardia alla Frontiera’ (G.A.F.) del gen. Umberto Fabbri. A Fossoli le belve dei nazisti delle S.S. della Einsatzgruppen.
Quel giorno presero 69 prigionieri politici dal campo di concentramento di Fossoli in tre gruppi e condotti nel vicino poligono di tiro di Cibeno.
Due di loro riuscirono miracolosamente a scappare, gli altri 67 vennero fatti inginocchiare e giustiziati con colpi alla nuca. Poi come immondizia spinti nella fossa, che era stata predisposta da un gruppo di ebrei deportati nel campo.
La loro colpa: una normale rappresaglia per l’uccisione (forse) di 6 marinai tedeschi in un attentato a Genova avvenuto diversi giorni prima e commesso da altri.
Là erano le belve S.S. della Einsatzgruppen, a Podhum i nostri soldati, i carabinieri e le Camicie Nere.
Differenze?
E le vittime: a Cibeno italiani ebrei o antifascisti, a Podhum slavi, civili, vecchi donne e bambini.
Solo pezzi di umanità o umanità fatta a pezzi. Nulla di più.
12 luglio 2025 – 81 anni dopo
* Coordinatore Commissione Storia e Memoria dell'Osservatorio
 
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