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Accuse di Albanese non smentite nel merito
di
Roberto Preve
Francesca Albanese ha presentato delle accuse ad Israele che non solo sono impressionanti e disegnano un genocidio in corso, ma soprattutto non sono smentite in alcun modo NEL MERITO dagli accusati, i quali si limitano a insultare la relatrice, ad accusarla di parzialitą e antisemitismo e infine a cercare di incastrarla con qualche accusa relativa alla sua moralitą.
Gli insopportabili sepolcri imbiancati, che da decine di anni chiedono risarcimenti nei confronti di aziende implicate nell'Olocausto di ottanta anni prima, hanno reagito istericamente di fronte a un elenco di aziende che collaborano con il genocidio di Gaza e realizzano profitti da questo massacro in corso.
Non una di queste aziende ha smentito le accuse o ha aperto una causa per diffamazione, ma sono partite sanzioni senza precedenti contro l'Albanese da un paese che siede nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu come membro permanente.
Ridicoli poi i miserabili tentativi di Molinari ex direttore della Repubblica che avrebbe trovato gravissimo un viaggio in Nuova Zelanda fatto dalla Signora Albanese (si credeva che fossero vietati solo quelli nelle grotte di Tora Bora in Afghanistan) e finanziato da una non meglio precisata associazione che simpatizzerebbe con Hamas.
Come se la circostanza potesse smentire una sola della rivelazioni della coraggiosa relatrice delle Nazioni Unite.
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