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IDF profana cimitero e dissotterra i morti di Gaza
di
Leandro Leggeri
PROFANATO IL CIMITERO TURCO DI KHAN YOUNIS: L’ESERCITO ISRAELIANO DISSOTERRA I MORTI A GAZA
All’alba del 10 luglio 2025, le forze armate israeliane hanno compiuto un atto che molti già definiscono come una delle violazioni più gravi del diritto umanitario e del rispetto della dignità dei defunti.
Secondo quanto denunciato dal Ministero per gli Affari Religiosi di Gaza, carri armati e bulldozer israeliani hanno fatto irruzione nel Cimitero Turco a ovest di Khan Younis, nell’area di Al-Mawasi, esumando corpi da tombe e portandoli via.
Un atto che – nelle parole del ministero – rappresenta “una scena che smentisce ogni senso di umanità”, aggiungendo che oltre 40 cimiteri sono già stati danneggiati o distrutti in precedenti operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.
Le immagini e i racconti dei residenti parlano di un paesaggio devastato, di lapidi divelte e tombe aperte. La violazione delle sepolture, oltre a ferire la memoria dei defunti, si somma alle già gravi accuse di crimini di guerra mosse contro l’operazione militare israeliana in corso da mesi.
Questo non è un episodio isolato. Già nei mesi scorsi, agenzie internazionali avevano documentato scavi in cimiteri da parte dell’esercito israeliano, giustificati da Tel Aviv con la presunta ricerca di ostaggi o resti di militanti di Hamas. Ma mai come ora la brutalità appare nuda e insostenibile.
In assenza di dichiarazioni ufficiali da parte israeliana su questa specifica incursione, resta lo sdegno e la denuncia di una popolazione che, anche da morta, continua a non trovare pace sotto l’occupazione.
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