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Gioventù senza spazi veri
di
Francesco P. Esposito *
Il 98% dei ragazzi oggi non ha uno spazio sociale.
Ha solo un’area food e un camerino.
Ma non date la colpa a loro.
Sono cresciuti dentro scuole che sembrano uffici, con cortili chiusi e wifi controllato.
Per noi sono solo consumatori futuri:
clienti in addestramento
utenti profilati
target di marketing.
Ogni luogo che chiamano “sociale” è in realtà un POS con le luci giuste.
Zero spazi per incontrarsi, suonare, lanciare idee, sbagliare.
Zero diritto a essere brutti, storti, diversi.
Li vogliamo perfetti, filtrati, già pronti per lo scaffale.
Poi ci stupiamo se si uniformano.
Poi ci stupiamo se sbroccano.
Noi li abbiamo costruiti così.
Ma loro non sono prodotti.
Sono polvere da sparo senza miccia.
Non parlateci di Bibbiano.
Dateci luoghi veri, sporchi, inutili, vivi.
Oppure sarà tutto showroom, anche l’anima.
* Criminologo forense, componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
 
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