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Dimenticheremo Yara Gambirasio come abbiamo fatto con Milena Sutter?
di
Francesco P. Esposito *
Da Milena Sutter, ragazzina rapita e uccisa nel 1971 a Genova sino a Yara Gambirasio il tema resta aperto: la smania predatoria di alcuni italiani per la ragazzine dai 16 anni in giù.
Ma tutto questo non lo vogliamo accettare o ammettere, parliamo solo di "mostro" o altro da noi.
Non sei d'accordo? Allora proviamo a ragionare assieme.
Se domani trovaste tracce di mio DNA (sangue, bulbi piliferi, cute e forse vomito) sulle mutandine di vostra figlia fondereste un mio fan club o mi chiedereste come mai il DNA sia finito lì?
In rete e sui social ci sono centinaia tra siti e pagine pro Bossetti che rasentano l'irreale e il fanatismo (roba da far impallidire i sostenitori dell'Isis).
È tutto normale, nulla di cui stupirsi: è moda e come tale passerà.
Tutte quelle persone in realtà non difendono Bossetti, quei fans urlano la propria paura.
Paura che il vicino, il marito, il nuovo compagno, il collega, siano anch'essi potenziali assassini o stupratori.
Paura che un giorno la giustizia - magari per uno scambio di persona - li chiuda in carcere "buttando via la chiave" proprio come loro augurano agli altri.
Della povera Yara Gambirasio a loro non frega nulla, anzi diciamolo chiaro: amano i grandi casi di cronaca nera e molti non vedono l'ora di un altro morto, magari ucciso in modo atroce, per tornare a sentire quel brivido di piacere.
L'unico segno che ricorda loro d'essere ancora in vita.
* Criminologo forense, componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
 
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