Il grande inganno
di Rossella Ahmad

Non voglio né posso più parlare di ciò che accade in termini sensati, razionali, logici. In una distopia le parole usuali servono a ben poco. Occorre un altro registro verbale, preso in prestito all'esoterismo, al complottismo spinto, alla magia nera.

Siamo immersi in un qualcosa che è per metà circo, per metà obitorio e noi vaghiamo come anime in pena in questa realtà schizofrenica, troppo farsa e troppo tragedia. E nonostante le tragedie epocali, quelle presenti e quelle che incombono, la farsa prevale, inesorabilmente.

Ha il volto di due vecchi criminali che si incontrano e si congratulano l'un l'altro. A favore di telecamera, un criminale di guerra su cui pende un mandato di cattura da parte della corte internazionale consegna all'altro una lettera in cui lo candida, senza averne titoli, al premio Nobel per la pace addirittura, e l'altro, reduce da un recentissimo attacco aereo ad un paese sovrano gongola, estasiato.

Grazie, Bibi.
Ma figurati, Don.
È stato un piacere.
Anche per me.

Puro avanspettacolo di infima categoria.

Ha il volto di un piccolo stato canaglia, nato dal crimine e proliferato nella menzogna, che annuncia al mondo la creazione di un campo di concentramento nel 15% di territorio originario della striscia di Gaza, in cui rinchiudere i sopravvissuti allo sterminio in corso. Rivela cioè ad una comunità internazionale spiritualmente morta il suo piano di pulizia etnica, quello che, a parlarne, ci faceva guadagnare immediatamente l'appellativo di complottista antisemita nei lunghi mesi da ottobre 2023 ad oggi.

Ha il volto di prostituta attempata - avvezza a tutto, disposta a tutto, in grado di fare tutto - di un Paolo Mieli, che definisce "ordine" un'abiezione del genere, che normalizza l'indicibile e rende digeribile la merda a masse sempre più in apnea, sospese tra l'orrore e la rassegnazione degli agnelli condotti al macello.

Ha il volto, anzi i volti, oscuri e doppi, di una serie di disgraziati improvvisatisi "rappresentanti dell'Islam in Europa" - signori nessuno senza alcun mandato se non quello personale - che nella Gerusalemme occupata incontrano i carnefici del popolo palestinese e, tra balli, canti e strette di mano, si congratulano per il genocidio in atto.

Se fossero musulmani, avrebbero platealmente tradito lo spirito e la lettera degli insegnamenti profetici che impongono il perseguimento della giustizia come forma suprema di jihad - lo sforzo interiore per il miglioramento di se stessi, ed esteriore per difendere gli oppressi.

Ma siamo all'interno di una distopia, lo abbiamo detto, in cui la confusione indotta regna sovrana, in cui ogni parola rappresenta il suo esatto contrario, in cui la compravendita degli esseri umani avviene alla luce del sole e senza vergogna, in cui un Julani diventa capo di stato ed una Francesca Albanese viene sanzionata, perseguitata, diffamata dallo stesso gruppo di potere.

È il Kaos, che imperversa come mai in passato. È come se il Male ghignante ti ridesse in faccia beffardo e tu non possiedi i mezzi per contrastarlo, perché tutto ciò in cui avevi creduto è esso stesso il Male. Il nemico del Bene. Il tuo nemico.

È la Realtà Artificiale, la manipolazione delle coscienze, le fake news, la normalizzazione dell'orrore, la persecuzione del Sommo Bene, la distorsione dei termini, dei fatti, della storia, la contraffazione di ogni singolo frammento di oggettività.

La confusione, ricordiamolo, è una delle regole auree per la sottomissione del pensiero. Creare caos attraverso una concatenazione continua ed incontrollata degli eventi, sicché il cittadino medio non sia più capace di decifrare i messaggi, di distinguere il vero dal falso e dunque si astenga dall'esprimersi sugli avvenimenti che contano.

Siamo nell'Era del Grande Inganno, della Tirannia Occulta che tenta disperatamente di imporsi prima del crollo verticale, prima che l'ipnosi di massa termini.

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