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10 luglio 2025
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Un terrorista nero impunito
di Santina Sconza

Chi è Marco Toffaloni il fascista della strage di Brescia.

Toffaloni è minorenne quando, nel 1974, milita in Ordine Nuovo, formazione eversiva e clandestina. È processato, per ricostituzione del partito fascista, assieme ad altri 118 militanti ed assolto per insufficienza di prove.

Vittorio Occorsio il magistrato che li aveva incriminati, fu ucciso da Pierluigi Concutelli, uno dei capi di Ordine Nuovo, a Roma la mattina del 10 luglio 1976, con trentadue colpi di mitra, mentre si recava in ufficio con la sua auto.

Chi è Toffaloni il fascista presente nella strage di Brescia del 28 maggio 1974 ce lo spiegano i magistrati nella sentenza. Marco Toffaloni è stato condannato dal Tribunale per i minorenni di Brescia, in contumacia a trent'anni per questo crimine ed è stato riconosciuto come esecutore materiale dell'attentato.

"Era un camerata duro, determinato, tendente ad imporsi, capace di usare la violenza fisica contro cose e persone, profondamente convinto dell’ideologia nazifascista e della sua superiorità”. Pensate aveva solo 17 un ragazzo, che negli anni settanta doveva amare i Beatles e i Rolling Stones, amava invece la violenza e le idee strampalate del nazifascismo.

Toffaloni per i pm non solo era presente alla strage di Brescia e lo dimostra la foto, ma era stato l"esecutore materiale" della strage: avrebbe messo lui nel cestino la bomba, di matrice neofascista, che uccise dieci persone e ne ferì 102.

Sempre nella sentenza si legge che Toffaloni pur essendo minorenne conosceva molto bene le armi e ne aveva a disposizione che usava anche al poligono di tiro di Verona, al quale era iscritto pure Carlo Digilio, il confezionatore della bomba” esplosa in piazza Loggia. Per il Tribunale, anche se aveva solo 17 anni questo “in nessuno modo esclude la piena capacità e maturità di comprendere, da parte di Toffaloni, il disvalore dei reati infine commessi”.

Lo dimostra il fatto che subito dopo scappò in Svizzera dove tutt'ora è residente sotto falso nome Franco Maria Muller, ha anche un sussidio e va e viene di nascosto in Italia.

Toffaloni ha ordinato ai suoi parenti di non collaborare con gli inquirenti.

Il mistero è chi aiutò il fascista a scappare in Svizzera, perché Toffaloni si è sempre rifiutato di parlare o di difendersi, perché ha ordinato ai suoi parenti di non parlare con gli inquirenti, chi copre? Di che o di chi ha paura?

Verità che non sapremo mai sapere perché essendo ormai cittadino svizzero, non è stato estradato. Le autorità svizzere hanno negato l'estradizione poiché il reato di strage, secondo il diritto svizzero, è prescritto. Quindi un latitante, terrorista, assassino nazifascista condannato a trent'anni che non sconterà mai la pena.


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Dossier terrorismo

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