 |
Solidarietà a Francesca Albanese, vittima di sanzioni e attacchi
di
Rita Guma *
Gli Stati Uniti hanno comunicato oggi di aver imposto sanzioni alla Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, citando i suoi "sforzi per sollecitare" l'azione della Corte Penale Internazionale (CPI) contro funzionari statunitensi e israeliani.
"Oggi impongo sanzioni alla Relatrice Speciale del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Francesca Albanese, per i suoi illegittimi e vergognosi sforzi volti a sollecitare l'azione della CPI contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani", ha scritto il Segretario di Stato Marco Rubio su X.
Accusando Albanese di aver condotto una "campagna di guerra politica ed economica" contro entrambi i Paesi, ha affermato che tali azioni "non saranno più tollerate".
"Sosterremo sempre i nostri partner nel loro diritto all'autodifesa", ha aggiunto.
Nel contempo, è emerso che il governo di Tel Aviv sta conducendo su Google una campagna denigratoria contro Albanese.
Le sanzioni fanno seguito a un rapporto di Albanese della scorsa settimana che ha identificato aziende che presumibilmente facilitano l'occupazione israeliana sui territori palestinesi, tra cui colossi statunitensi, che forniscono hardware militare, tecnologie di sorveglianza e infrastrutture a supporto dell'occupazione illegale.
L'Osservatorio sulla legalità e sui diritti esprime piena solidarietà alla Relatrice speciale che non ha esitato nel corso del suo mandato a denunciare gli abusi cui tanti palestinesi sono sottoposti da decenni e gli orrori attualmente perpetrati a Gaza e in Cisgiordania, ribadendo i principi del diritto internazionale che il suo ruolo alle Nazioni Unite le impone di seguire anche quando altri che si riempiono la bocca con la parola democrazia li calpestano.
La Dottoressa Albanese è già stata sottoposta a forti pressioni nell'imminenza della conferma del suo mandato che alcune potenti organizzazioni hanno cercato di stroncare, e ha già subito attacchi denigratori e minacce sui social e altrove perché scomoda per le sue denunce.
Chiediamo - solo per dovere, non perché siamo fiduciosi nell'accoglienza di una simile sollecitazione - al Capo dello Stato di prendere posizione a sostegno di questa esponente italiana che gode della fiducia dei tanti rappresentanti degli Stati che hanno votato la sua riconferma all'unanimità.
Notiamo peraltro che la situazione dei diritti umani negli Stati Uniti in queste settimane, con persone prelevate con la forza e colpite con taser solo a causa della loro etnia, rendono risibili le accuse di antisemitismo ad Albanese e altri che la sostengono, dato che l'antisemitismo è una forma di razzismo e quel che vediamo oggi nelle strade degli USA non è che una declinazione del razzismo.
Molti delitti che si stanno compiendo in Medio Oriente e altrove in questo periodo sono frutto delle convinzioni suprematiste di alcuni, teorie che noi rifiutiamo perché tutte le persone sono uguali, tutti i bambini hanno pari diritti, e perché proprio tali teorie furono alla base delle persecuzioni subite dagli ebrei durante il nazifascismo.
Il diritto del più forte non è diritto ma sopruso.
* Presidente Osservatorio
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
terrorismo
|
|