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Congo da salvare
di
Laurent Luboya
Monsieur e Presidente Tshisekedi,
"In politica, mia cara, tu lo sai come me, non ci sono uomini, ma idee; non ci sono sentimenti, ma interessi; in politica non si uccide un uomo: si rimuove un ostacolo, ecco tutto."
— Alexandre Dumas di Montecristo
"Il nemico politico non è una persona da convincere, ma un avversario da neutralizzare."
— Carl Schmitt
Queste parole, per quanto dure possano essere, non sono cinismo: traducono la nuda verità del potere.
E in Congo, questa verità è ancora più brutale.
Qui non si governa per idealismo. Governiamo tenendo conto dei rapporti di forza, tradimento, interessi clandestini e ambizioni rivali. Il potere non si condivide: si strappa, si difende, si impone.
Di fronte all'ipocrisia delle alleanze, all'opaca agenda delle potenze esterne e alla doppiezza dei partner interni, l'umanesimo diventa un lusso. Le persone si aspettano risultati, non buoni sentimenti.
La governance sta neutralizzando le minacce, dominando le questioni e imponendo una direzione chiara - dal disturbo, all'attacco, al governare.
Il Congo non si salverà con la morale. Lui si salverà con coraggio e visione... e fermezza.
 
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