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Fondi per la guerra investiti per un futuro migliore
di
Gabriele Germani
Il problema reale è non avere una classe dirigente capace di pensare e pensarsi al di fuori della sudditanza.
Ad esempio, in quel 5% di spese belliche (infrastrutture incluse) si potrebbe mettere l'adeguamento ferroviario di cui almeno mezzo paese ha bisogno, la cura delle reti idriche (fonte di terribili sprechi), la costruzione di bunker (si, bunker) utili ad esempio anche in caso di terremoti o frane, cosa non rara nel nostro paese.
Ad avere un po' più di coraggio e un po' di voglia di guardare al futuro, si chiederebbe il permesso di investire nello spazio, giustificandola come una nuova corsa, ma in realtà usandola come leva keynesiana per fare ricercare, creare posti di lavoro qualificati in territori altrimenti depressi.
Potremmo costruire un telescopio di precisione in Sardegna, metterci attorno laboratori, studi scientifici, investimenti in ricerca e posti di lavoro dell'indotto.
Potremmo programmare persino un piano nazionale per missione robotiche lunari e marziane.
Guardare un po' al futuro, invece di deprimerci parlando dei problemi dei bei tempi andati...
Potremmo, e invece siam qui a discutere del sesso degli angeli.
 
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