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Maggior democrazia, dice il governo, ma quel che aumenta sono le poltrone
di
Elisa Fontana *
Non c’è niente da fare, mentre mezza Italia è in ferie e l’altra metà guarda le foto delle ferie altrui non potendosene permettere di proprie, il nostro operoso governo è sempre al lavoro, incurante della canicola che attanaglia.
E così lo scorso 3 luglio il Senato ha approvato un disegno di legge che consente l’aumento del numero massimo degli assessori regionali fino a due unità nelle regioni con popolazione fino ad un milione di abitanti e nelle regioni fino a due milioni di abitanti.
Nell’articolo successivo della legge viene introdotta anche una bella flessibilità riguardante il numero dei consiglieri regionali che è già regolato in base alla popolazione e che adesso non cambierà anche in presenza di una variazione demografica in più o in meno contenuta entro il 5%. Ora il disegno di legge passa alla Camera per la definitiva approvazione.
Naturalmente sorge spontanea la curiosità di sapere quali siano le regioni destinatarie del “regalo”, ed eccovi accontentati: Calabria, Sardegna, Liguria, Marche, Abruzzo, Friuli Venezia-Giulia, Trentino Alto-Adige, Umbria, Basilicata, Molise e Valle d'Aosta.
Di questo elenco solo Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta sono guidate dal Centro sinistra o, nel caso della Valle d’Aosta, dall’Union Valdotaine.
Tutte le altre sono in quota al centro destra che come regalo non è niente male diranno subito i maligni, ma io vi lascio alle alate parole del senatore Damiani di FI che ha saputo illustrare da par suo il provvedimento: “Diamo una risposta all'esigenza che più volte abbiamo richiamato in quest'aula, ossia la rappresentatività democratica degli organi istituzionali, e quindi la possibilità che tutti i territori possano essere rappresentati".
E quando si parla di democrazia sappiamo tutti che con questo governo non si scherza, prova ne siano gli oltre 100 decreti con cui hanno governato finora e che, in quanto a rappresentatività democratica di Camera e Senato e delle opposizioni, sono davvero qualcosa di cui andare fieri.
* Coordinatrice della Commissione Politica e Questione morale dell'Osservatorio
 
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