|  |  
                    Odio e bugiedi 
   Rosa Rinaldi
  
                    
Una delle nuove campagne mediatiche che stanno portando avanti i filo-israeliani è quella che punta ad una nuova tattica comunicativa. Più semplice, più immediata.
Come se il problema di Israele fosse che non fa abbastanza propaganda e come se una balla diventasse verità se la  racconti meglio. 
Uno dei cavalli di battaglia della propaganda è, per esempio,  che in Israele vivono 2 milioni di arabi con pari diritti degli ebrei.
E questi siedono perfino in Parlamento. 
E come no. 
Ci sono numerosi rapporti di Amnesty, ben prima del 7 ottobre, che mostrano campagne di arresti indiscriminati verso gli arabi israeliami e nessuna protezione da violenza e discriminazione.
Inoltre, a proposito di parlamentari arabo-israeliani, un articolo di 972mag parla proprio del modo in cui sta venendo trattato  Odeh, parlamentare palestinese.
Nell'articolo si legge;
"Lunedì, la Commissione parlamentare della Knesset ha votato per mettere sotto accusa il parlamentare palestinese Ayman Odeh , capo della lista Hadash-Ta'al, a maggioranza araba. 
Il suo crimine?
 A gennaio, quando è entrato in vigore il cessate il fuoco di due mesi a Gaza, Odeh ha twittato : 
"Sono felice del rilascio degli ostaggi [israeliani] e dei prigionieri [palestinesi]. Da qui, entrambi i popoli devono essere liberati dal giogo dell'occupazione. Siamo tutti nati liberi".
Eppure è stato trattato in una maniera ignobile, da parte di tutti gli esponenti della Knesset: 
"Membri della Knesset di tutto lo spettro politico – che non sono degni della polvere sulle scarpe di Odeh quando si tratta di umanesimo, moralità e integrità democratica – facevano a gara per vedere chi avrebbe potuto vomitare la retorica più vile contro di lui".
L'udienza è stata una farsa e si e conclusa con il presidente della commissione, Ofir Katz, che ha chiamato Odeh "sostenitore abituale del terrore" e ha dichiarato che "dovrebbe marcire in prigione".
Nell'articolo Orly Noy specifica che la 
funzione prevista dalla “Legge sull’impeachment”, approvata nel 2016, era chiara fin dall’inizio:
 dare ai parlamentari ebrei il potere di espellere i legislatori arabi.
"Secondo la legge, l'unico motivo per cui un parlamentare in carica può essere messo sotto accusa è se le sue azioni costituiscono "incitamento al razzismo" o "sostegno alla lotta armata contro lo Stato di Israele".
 In altre parole, i legislatori ladri, stupratori, sfruttatori, manipolatori di testimoni o semplicemente corrotti non hanno nulla di cui preoccuparsi. Né coloro che invocano la pulizia etnica dei palestinesi in Cisgiordania o il genocidio di quelli a Gaza; certamente, questo non può essere considerato "incitamento alla violenza".
Contro questa legge la  Suprema Corte non ha agito, nonostante fosse  stata creata apposta per agire contro i parlamentari arabi. 
Nell'articolo si dice anche che uno dei motivi per cui Odeh, uomo di pace e moderato,  viene trattato in questo modo è per lanciare un segnale chiaro agli arabi:  
votare non serve a niente. 
Inoltre, si chiede Orly Noy,  non si capisce perché  l'opposizione lavori costantemente per tenere ancora in piedi Netanyahu.
Forse perché,  quando si tratta di odio contro i palestinesi,  non c'è differenza tra destra e sinistra o  governo e opposizione ? 
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
  
 Dossier 
       diritti |  |