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08 luglio 2025
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BRICS condannano attacco di Israele all'Iran e chiedono cessate il fuoco a Gaza
di Anna Carla Amato

I BRICS hanno condannato collettivamente l'attacco "unilaterale" di Israele all'Iran e hanno ribadito la loro richiesta di un cessate il fuoco a Gaza "affinché il massacro e il genocidio dei palestinesi siano fermati".

Lo ha dichiarato ieri il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa aggiungendo che le richieste provenienti dal Sud del mondo, in particolare dall'Africa, per una riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite stanno "acquisendo slancio", poiché sempre più paesi riconoscono la necessità di modernizzare le strutture di governance globale create 80 anni fa.

Ramaphosa ha affermato che i BRICS dovrebbero essere considerati uno dei numerosi centri emergenti di potere globale che lavorano per migliorare la governance e lo sviluppo, non come un rivale di istituzioni esistenti come le Nazioni Unite e il G20.

Ha definito l'ultima dichiarazione del blocco "una splendida dichiarazione" volta a promuovere gli interessi dei popoli di tutto il mondo.

Ramaphosa ha anche replicato alla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha minacciato un ulteriore dazio del 10% sui paesi che seguono le "politiche antiamericane" del blocco economico BRICS, affermando che "non è possibile che la forza debba ora avere ragione".

Non dovrebbe "mai esserci vendetta, rappresaglia" contro i paesi che cercano cooperazione e lavorano per promuovere "gli interessi dell'umanità", ha dichiarato alla stampa a Rio de Janeiro, in Brasile.

Ramaphosa ha affermato che il Sudafrica ha presentato agli Stati Uniti una "proposta e offerta chiare", attualmente in fase di revisione, con una risposta prevista entro mercoledì o poco dopo.

Trump ha emesso un ordine esecutivo a febbraio, tagliando gli aiuti finanziari statunitensi al Sudafrica, citando preoccupazioni relative alla legge sull'espropriazione delle terre, a una causa per genocidio intentata contro Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) e all'approfondimento dei legami con l'Iran.

A maggio, Ramaphosa ha incontrato Trump alla Casa Bianca per discutere di questioni bilaterali e commerciali, in un contesto di crescenti tensioni dovute alle controverse affermazioni del presidente degli Stati Uniti secondo cui i contadini afrikaner bianchi sarebbero perseguitati e uccisi in Sudafrica.

Ramaphosa ha affermato che l'incontro con Trump è stato un successo e che le relazioni tra Sudafrica e Stati Uniti sono state ripristinate per concentrarsi sul commercio, in un contesto di "turbolenta architettura geopolitica".

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