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UE: nessuna prova che Hamas saccheggi gli aiuti
di
Tamara Gallera
Oggi la Commissione Europea ha dichiarato di non avere prove che Hamas stia rubando aiuti umanitari a Gaza e ha descritto la situazione umanitaria nell'enclave come "catastrofica".
Intervenendo al briefing di mezzogiorno, la portavoce della Commissione Eva Hrnčirová ha risposto a una domanda riguardante le accuse secondo cui il gruppo palestinese starebbe deviando gli aiuti destinati ai civili. "Non abbiamo segnalazioni di furti di aiuti da parte di Hamas", ha affermato, sottolineando l'impegno dell'UE a favore di principi umanitari indipendenti e neutrali.
"Ovviamente, non nascondiamo che la situazione a Gaza sia catastrofica e molto, molto complessa", ha aggiunto Hrnčirová. "Tuttavia, abbiamo un sistema giŕ in atto. Abbiamo un'infrastruttura per distribuire gli aiuti a Gaza, e questo č un sistema che dovrebbe essere immediatamente utilizzato per aiutare le persone di Gaza che muoiono di fame".
Hrnčirová ha sottolineato che l'UE continua a fare affidamento su organizzazioni umanitarie internazionali consolidate per la distribuzione degli aiuti. "Non collaboriamo con la Global Humanitarian Foundation perché riteniamo che gli aiuti umanitari non possano mai essere privatizzati, politicizzati o trasformarsi in uno strumento di conflitto", ha aggiunto.
Inoltre la Commissione continua a chiedere alle autoritŕ israeliane di garantire l'accesso ai suoi partner umanitari a Gaza.
La Gaza Humanitarian Foundation č un meccanismo statunitense fortemente controverso, sostenuto da Israele, operativo nella Striscia di Gaza dal 27 maggio. Secondo funzionari delle Nazioni Unite, in due mesi centinaia di palestinesi in cerca di aiuti sono stati uccisi dall'esercito israeliano nei suoi siti di distribuzione o nelle sue vicinanze.
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) e oltre 170 ONG, tra cui Oxfam, Amnesty International e Medici Senza Frontiere (MSF), hanno firmato una dichiarazione congiunta che chiede la fine del "letale schema di distribuzione israeliano, inclusa la cosiddetta Gaza Humanitarian Foundation", e il ritorno ai meccanismi di coordinamento guidati dalle Nazioni Unite.
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