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Solo pelle e ossa: bimbi a rischio per mancanza di latte
di
Leandro Leggeri
"SONO SOLO PELLE E OSSA": I MEDICI DI GAZA LANCIANO L'ALLARME, BAMBINI A RISCHIO MORTE PER MANCANZA DI LATTE
Nella Striscia di Gaza, assediata e devastata da mesi di guerra, centinaia di neonati stanno morendo lentamente di fame.
A denunciarlo sono medici locali intervistati da The Guardian, in un reportage scioccante firmato da William Christou e Malak A Tantesh, che getta luce su una crisi umanitaria ignorata dalla comunità internazionale.
“Abbiamo latte artificiale solo per una settimana. E ci sono neonati fuori dall’ospedale che non hanno nulla. È una catastrofe,”
ha dichiarato il dottor Ahmad al-Farra dall’ospedale Nasser di Khan Younis.
Molti neonati non possono essere allattati, perché le madri sono troppo malnutrite – o perché non ci sono più. I lattanti prematuri, che necessitano di formula speciale, non ricevono più nulla, mentre le poche scorte rimaste vengono razionate tra reparti pediatrici sovraffollati.
Secondo Amnesty International, Israele sta usando la fame come arma di guerra, una strategia che – se provata – configurerebbe un crimine contro l’umanità e un atto di genocidio.
Le autorità israeliane negano di impedire l’ingresso di latte, ma i medici stranieri riferiscono che le lattine di formula vengono spesso sequestrate al confine. Nel frattempo, il sistema di distribuzione privato sostenuto da Israele e USA, il Gaza Humanitarian Foundation (GHF), viene accusato dalle ONG di favorire il caos e abbandonare i più vulnerabili.
Con almeno 66 bambini già morti di fame, e altri 500.000 civili in condizioni di fame estrema, la situazione è fuori controllo.
“Quando iniziano a morire i bambini, vuol dire che siamo oltre l’emergenza,”
ha dichiarato il medico umanitario Thaer Ahmad.
Un'intera generazione rischia la vita o danni cerebrali permanenti. E mentre si parla di un possibile cessate il fuoco, dentro Gaza si continua a morire in silenzio.
Di fame, di sete, e di abbandono.
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