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Armi: destra vuole eliminare controlli e pubblicità sulle spese
di
Viola Fiore
Con la solita cattiva abitudine di inserire nello stesso decreto voci di spesa completamente differenti, la destra al governo con un emendamento al Decreto Infrastrutture va a toccare il sistema di controlli della spesa militare.
Lo scopo é subordinare al solo esecutivo la verifica della spesa, oggi affidata a Corte dei Conti e Ragioneria dello Stat, che verrebbero sostituite nel compito da un organo costituito da magistrati contabili scelti dal governo e a composizione segreta.
L'abitudine di mescolare le voci di spesa è antica (anche Prodi ci provava con i decreti milleproroghe sottoposti a voto di fiducia che facevano approvare in blocco capra e cavoli.
Ma in questo caso l'eliminazione del controllo indipendente per una spesa così importante e legata alla guerra deve destare preoccupazione. Già molti altri controlli sono stati eliminati e centralizzati da questa maggioranza.
Sarebbe compito delle opposizioni agire in modo concertato, per quanto consentito dai numeri, per evitare una simile deriva, ma già sono in atto manovre per cui per esponenti di piccoli partiti si paventano candidature importanti, come quella a sindaco di Roma di cui si vocifera per Calenda...
 
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