Ucraina: italiano muore in guerra
di Giuseppe Salamone

Sono dei pennivendoli, per due motivi: Thomas D'Alba, ex soldato italiano che combatteva per Kiev, non stava difendendo l'Europa. Fino a prova contraria a oggi nessuno ci ha dichiarato guerra.

Poi perché continuano a chiamare gli stranieri che combattono per Kiev "foreign fighters", mentre se vanno a combattere per la Russia allora, in quel caso, sono mercenari.

Vedete le truffe semantiche? Servono per instillare nell'opinione pubblica la narrazione di buono e cattivo, di bene contro il male.

Se invece vogliamo commentare la vicenda dal punto di vista giuridico, questo ex soldato italiano agiva nella totale illegalità. Perché le leggi italiane vietano di andare a combattere per conto di uno Stato straniero.

Articolo 244 del CP: "Chiunque, senza l'approvazione del Governo, ...compie altri atti ostili contro uno Stato estero, in modo da esporre lo Stato italiano al pericolo di una guerra, è punito con la reclusione da 6 a 18 anni; se la guerra avviene, è punito con l'ergastolo.

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