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Un referendum su spese militari e adesione alla NATO?
di
Corrado Poli *
UN REFERENDUM sull’aumento delle spese militari e l’adesione alla NATO: perché qualcuno non si attiva anche in Italia? E magari in tutta Europa?
Il partito al governo in Slovenia (Gibanje Svoboda di centro sinistra) propone un referendum sull'adesione alla NATO e sull’aumento delle spese militari.
Dopo che il parlamento sloveno ha approvato un referendum consultivo sull'aumento delle spese militari, il partito al governo ha annunciato che proporrà un nuovo referendum, questa volta sull'adesione della Slovenia alla NATO.
Il primo ministro e leader del Movimento per la Libertà Robert Golob ha dichiarato: “Ci sono solo due opzioni: o restiamo nella NATO e paghiamo i nostri contributi, oppure usciamo. Qualsiasi altra cosa è solo un inganno populista ai cittadini sloveni”.
In effetti, l’inganno populista vale anche e maggior ragione per l’Italia che ha un peso ben superiore a quello della piccola Slovenia.
Ce lo vediamo il PD e l’opposizione a proporre un appello al popolo contro la guerra, le spese miltiari e la NATO?
Vatovec, leader di Levica ha appoggiato l'idea: “È una domanda significativa. La NATO ora significa effettivamente il cinque per cento del PIL speso in armi e guerre in Medio Oriente”.
* Componente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio, già Docente di Geografia Politica e Urbana, Johns Hopkins University, Baltimora
 
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