 |
Taverna Santa Chiara: vince il liberalismo, quello vero
di
Paolo Mossetti
Come prevedibile fin dall'inizio, nonostante lo squadrismo mediatico, è stato achiviato definitivamente il procedimento scaturito dalla lite avvenuta nella trattoria “Taverna a Santa Chiara” in cui la titolare, Nives Monda, aveva fatto commenti politici su Gaza a due turisti israeliani.
Secondo il gip, che ha accolto la richiesta della Procura, non emergono elementi di violenza o minaccia nella condotta di Monda, e i turisti avrebbe lasciato il ristorante di loro iniziativa. Esclusa anche l’aggravante di odio razziale o religioso.
Monda si sarebbe limitata a esprimere un’opinione sulla «responsabilità morale» dei querelanti, che hanno dato in pasto ai social la propria scenata, enorme rispetto alla presunta offesa (non era la prima volta, peraltro).
Tutto questo avviene due giorni dopo la decisione del Consiglio comunale di Napoli di approvare all’unanimità una mozione che impegna il sindaco, Gaetano Manfredi (che aveva visto la sua Assessora al Turismo, mal consigliata, esprimere solidarietà ai soli israeliani) «a rescindere ogni collaborazione istituzionale con Enti, associazioni e istituzioni israeliane che siano espressione diretta dell’attuale governo israeliano... e a privilegiare rapporti di collaborazione con organizzazioni non governative israeliane attive nel pacifismo».
Annunciate anche azioni legali in sede civile contro alcuni media, accusati di aver alimentato una gogna nei confronti della ristoratrice.
Indipendentemente da cosa pensiamo del posizionamento politico della signora Monda e della sua idea di ristorazione, è un esito che ribadisce il dovere della legge verso la libertà di espressione: si possono usare termini anche duri ma conformi al diritto internazionale nel confronto politico tra estranei, senza per questo dover essere sottoposti a linciaggi mediatici.
Vince il liberalismo, quello vero.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|