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Davide e Golia
di
Rossella Ahmad
Dall'ottobre 2023 fino a quando gli USA non tentarono di imporre il veto alla sua presenza, ospite fisso degli approfondimenti serali di al-Jazeera era l'analista militare ed ex- generale dell'esercito giordano Al Dwairi. Un Margelletti simpatico, per capirci, che analizzava le gesta eroiche compiute dalla resistenza palestinese in quei giorni epici di sangue innocente e coraggio indomito.
Un aneddoto simpatico: al termine di un'azione valorosa condotta da un pugno di resistenti nell'atto di far esplodere un carro armato dell'occupazione, uno dei guerriglieri, rivolto alla telecamera, pronunciò la celebre frase: Analizza questo, Dwairi.
La leggenda narra che Al Dwairi fu così lusingato dalla dedica in diretta da ricambiarla con poche, lungimiranti parole: un giorno le tecniche di guerriglia della resistenza palestinese saranno studiate nelle accademie militari.
Richiamata dagli Stati Uniti, la Giordania si mise prontamente sull'attenti e al Dwairi sparì temporaneamente dai programmi di approfondimento.
Le sua ricostruzioni mostravano chiaramente il senso di orgoglio per una Resistenza in camicia a quadretti ed infradito che riusciva a tenere testa, ed infliggere perdite consistenti, ad un'intera armata coloniale. L'intero occidente, in pratica, che partecipava allo scempio in corso rifornendo continuamente l'esercito occupante delle più sofisticate armi di distruzione di massa.
Mai fu più vera l'immagine di Davide il pastorello che con una pietra ferisce a morte il gigante vestito d'acciaio, il quale, per vendetta, aveva fatto strage di donne e bambini.
Esattamente quattro minuti fa (quando è stato scritto l'articolo, ndr) questa Resistenza indomabile ha acconsentito all'ennesima tregua proposta dagli intermediari, e lo fatto come sempre allo scopo di fermare l'aggressione israeliana contro il popolo palestinese.
E chi abbia un minimo di serietà ed onestà nell'analizzare le vicende dall'ottobre 2023 ad oggi sa che la Resistenza palestinese ha onorato ogni trattato, ogni tregua ed ogni disposizione concordata nell'ambito di un cessate il fuoco generalizzato, da cui potessero partire negoziati seri e definitivi.
Vorrei sentire a questo punto il parere di tutti i super esperti della domenica di Resistenza palestinese, che da mesi ripropongono sempre la stessa ricostruzione dei fatti, quella maggiormente aderente alla narrativa coloniale, la quale vuole che i palestinesi manco su loro stessi possano contare. Come vi spiegate le tregue perseguite ed onorate, le azioni della Resistenza, l'uccisione di tutti i suoi leader sul campo di battaglia, quello reale e quello negoziale? Così, per sapere.
C'è una verità che l'elite vuole silenziare, che vuole addomesticare attraverso il filtro della propria agenda politica. La demonizzazione della Resistenza palestinese, il suo vilipendio, è parte integrante di questa agenda.
Come ha scritto Chris Hedges: ciò che conta non è quello che facciamo nella vita. È quello che facciamo con ciò che la vita ci offre. La vittoria consiste nel conservare la nostra autonomia intellettuale e morale. La vittoria è pretendere, a qualunque costo, giustizia per i palestinesi. La vittoria è dire le verità che le élite dominanti vogliono mettere a tacere.
Una vita così vale la pena di essere vissuta. È una vita piena di significato. Se non altro, mantiene viva la nostra integrità e preserva ciò che è sacro.
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