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Nives Monda non commise violenza o discriminazione verso i turisti israeliani
di Viola Fiore *
"Mi prenderò un po’ di tempo prima di parlarne approfonditamente. Nel frattempo, condivido con voi questa notizia e, soprattutto, lo faccio affinché possa servire ad altre e altri: dire che c’è un genocidio ai danni del popolo palestinese non è reato, reato è compierlo."
Così Nives Monda, la coraggiosa comproprietaria della Taverna a Santa Chiara di Napoli accusata a maggio da due turisti israeliani di discriminazione e discorsi dell'odio, commentando l'archiviazione del caso per non aver commesso il fatto.
Dopo l'accaduto Nives era stata minacciata di chiusura dell'attività e attaccata personalmente sui social. Inoltre la coppia israeliana aveva incassato il sostegno di sindaco e assessora al turismo di Napoli ma i napoletani non avevano lasciato sola la ristoratrice, manifestando a suo sostegno.
Il GIP di Napoli ha infatti archiviato l'esposto dei due turisti chiarendo che non ci sono stati violenza o discriminazione, odio etnico razziale o religioso.
Nell'ordinanza si legge infatti che non si può neanche contestare l'aggravante prevista dall'articolo 604 ter del codice penale, cioè applicabile a tutti quei reati commessi con le finalità di discriminazione etnica, razziale e religiosa.
"L'indagata si limitava ad affermare una responsabilità morale dei querelanti, IN QUANTO ISRAELIANI, con riferimento alla morte dei bambini palestinesi in ragione delle operazioni militari poste in essere dal governo di Israele".
Solo il coraggio di vivere con coerenza le proprie idee ed affermarle fino in fondo senza compromessi.
* Grazie a Paola Di Caterino
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