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Empatia selettiva e costruzione dell'indifferenza: il caso di Gaza
di Roberto De Vogli *
Conferenza Internazionale 2025 della Società Internazionale di Psicologia Politica, Praga (Repubblica Ceca), 3-6 luglio 2025
Prof. Roberto De Vogli, Università di Padova
Abstract
L’empatia selettiva, ovvero la tendenza degli individui e di intere popolazioni a provare empatia in misura maggiore o esclusiva verso determinati individui o gruppi, mostrando al contempo minore o nessuna empatia verso altri, è stata riconosciuta come un elemento cruciale per comprendere l’altruismo, l’aiuto internazionale e la compassione.
Tuttavia, la letteratura accademica è carente riguardo alle cause che rendono l'empatia particolarmente parrocchiale e soggetta a pregiudizi legati a razza, religione o nazionalità. La sua analisi richiede un approccio transdisciplinare che coinvolge diverse discipline, dalla biologia evolutiva all'antropologia, dalla psicologia alla politica, dalla sociologia ai diritti umani.
Inoltre, manca una riflessione approfondita su come i mass media e la propaganda possano rendere l'empatia verso popolazioni geograficamente e culturalmente distanti ancora più selettiva. Nonostante la questione generale affrontata in questa presentazione riguardi il perché non proviamo empatia per alcune persone, il focus è principalmente sul caso di Gaza, mostrando come l’empatia selettiva favorisca doppi standard morali e complicità in atti di genocidio, in particolare all’interno dei media e delle narrazioni politiche occidentali.
Infatti, sebbene l’empatia selettiva sia determinata da molteplici fattori individuali e sociali, i principali media occidentali hanno svolto un ruolo fondamentale nel creare un'indifferenza emotiva verso le vittime palestinesi della guerra. Particolare attenzione è rivolta ai doppi standard morali della comunità internazionale nella rappresentazione della sofferenza a Gaza e ai principali processi psicosociali che hanno portato alla disumanizzazione del suo popolo.
La presentazione esplora anche il concetto di empatia universale, una forma di empatia che trascende i confini nazionali, etnici e sociali, e che potrebbe fungere da catalizzatore per la costruzione della pace e della solidarietà globale.
La presentazione pone anche domande fondamentali su come promuovere la compassione per tutte le vittime dei conflitti: cosa può contribuire allo sviluppo di un'empatia globale che possa superare etnocentrismo e nazionalismo? In che modo le pratiche mediatiche possono essere trasformate per favorire la compassione e la cooperazione transnazionale tra gruppi diversi? Quale ruolo può svolgere la società civile globale per realizzare questa visione?
Queste domande mirano a ispirare nuove strategie per creare un mondo più empatico ed egalitario.
Riferimenti bibliografici:
De Vogli R. (forthcoming) Selective Empathy: The West Through the Gaze of Gaza” (De Gruyter Brill, Studies in Critical Sociology Book Series & Haymarket, Books for Changing the World)
* Professore Università di Padova, Visiting Professor University of London.
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