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02 luglio 2025
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Grazie, Paolo
di Claudio Visani

Il prossimo 2 agosto terrà l'ultimo dei suoi discorsi appassionati davanti alla stazione di Bologna. Poi, dopo 29 anni, Paolo Bolognesi lascerà la guida dell’Associazione dei familiari delle vittime a Paolo Lambertini, l'attuale vicepresidente, figlio di Mirella Fornasari, una delle "ragazze della Cigar" vittime della bomba.

Un addio che arriva all'indomani della condanna definitiva all’ergastolo, da parte della Corte di Cassazione, di Paolo Bellini, il quinto uomo del commando di terroristi neri autori materiali della più grave strage fascista del dopoguerra (gli altri sono Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini).

La strage, hanno suggellato gli ultimi processi, fu organizzata dal capo della loggia massonica P2 Licio Gelli e dal suo braccio destro Umberto Ortolani, finanziata con i soldi da loro distratti dal Banco Ambrosiano, coperta e depistata dai Servizi deviati dall'ex capo Ufficio Affari riservati del Viminale Federico Umberto d’Amato e dal giornalista ed ex parlamentare del Movimento sociale Mario Tedeschi.

Una strage fascista e di Stato, quindi. Un disegno eversivo per destabilizzare l’Italia con il terrore, tenere lontani i comunisti dal potere e assicurare governi autoritari e più graditi all’Amico Americano. Un attentato terribile attuato al culmine della “strategia della tensione” che aveva già insanguinato l’Italia e portato al rapimento e all’assassinio di Aldo Aldo Moro.

Se tutte le sentenze sono ora passate in giudicato e la verità giudiziaria sulla strage è definitiva e corrisponde a quella storico-politica che i bolognesi e l'Italia antifascista avevano compreso fin da subito, lo si deve soprattutto alla tenacia e alla determinazione di Bolognesi, che ha tenuto assieme l'associazione e la città nella ostinata ricerca di verità e giustizia. Oltre che, naturalmente, al pool di avvocati dell'Associazione guidato da Andrea Speranzoni e al lavoro straordinario svolto dalla Procura di Bologna.

Una testardaggine che ha caratterizzato Bolognesi e i suoi modi sanguigni anche quando sembrava andare a sbattere contro un muro di gomma come su Ustica, anche non dando retta ai consigli "politically correct" che gli arrivavano da più parti.

Grazie Paolo. Bologna ti deve molto e ti è riconoscente per tutto quello che hai fatto. Per questo dopo 45 anni continua a riempire quella piazza il 2 agosto e ad andare in vacanza il giorno dopo.


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