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30 giugno 2025
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L'utile Salvini
di Guglielmo Mengora

Uno pensa che Salvini (et al) siano semplicemente deficienti e invece non lo sono. Si fa loro un complimento a definirli solo scemi.

Chi vuole il Ponte sullo Stretto e perché si farà? Perché lo vuole la NATO, come parte del piano di trasferire velocemente gli asset militari dal Nord Europa alla Sicilia, da dove la NATO può accedere a tutto il Mediterraneo.

Questo "corridoio" (che include anche la TAV) serve per usare i treni, l'unico mezzo - come abbiamo visto in questi anni di guerra in Ucraina - per trasferire velocemente migliaia e migliaia di mezzi militari su grandi distanze.

La Sicilia diventerà quindi la base di lancio di qualsiasi spostamento di truppe. Del resto, da Sigonella partono già aerei e droni che preparano gli attacchi in Crimea.

E' un grande regalo alla Mafia, che equivale a finanziarla? Ovvio. E' pericoloso perché costruito in una zona altamente sismica e non ha nessuno dei crismi per resistere ai terremoti? Ovvio. Le correnti marine sono molto forti e rischiano di mettere in crisi i piloni? E va beh. Lo vuole la NATO.

Politico finge di scandalizzarsi del fatto che l'Italia voglia classificare il Ponte come asset militare ma lo è sempre stato ed è per questo che i governi atlantisti lo vogliono assolutamente.

Già negli anni '80 il Ministero della Difesa aveva presentato alla Società Stretto di Messina un rapporto segreto noto come "Coefficiente D" (dove "D" sta per Difesa) nel quale si analizzava l'uso militare del Ponte e le misure necessarie per proteggerlo (dagli 007 ai missili). Mentre già nel 1987 il Generale del Corpo di Armata Gualtiero Corsini su "Rivista Difesa" di Luglio-Agosto esprimeva un parere fortemente critico sull'uso militare del Ponte per varie ragioni.

Quindi, di nuovo: la NATO ha solo scelto l'utile idiota più idiota (e quindi più utile) per rinverdire il progetto.

Politico poi ci dà una notizia: non appena si è parlato di soldi e finanziamenti, il costo del ponte è salito da 7-8 mld di euro a 13,5 miliardi di euro: praticamente il doppio.

Quattrocento miliardi di speculazioni incombono, nel piano strategico.

"Meno ospedali - più bombe".

L'uso dei treni per lo spostamento degli asset militari non è cosa da Seconda Guerra Mondiale. L'Ucraina ha resistito tanto anche perché il sistema di trasferimento sovietico costruito in Ucraina, che prevede decine di percorsi e uno o più backup per ogni percorso, è stato fondamentale per riuscire a spostare i mezzi militari.

In nessuna parte d'Europa esiste una struttura così complessa e completa per il trasporto dei mezzi militari come quella che l'URSS aveva costruito in Europa dell'Est ed in Russia.

I treni corazzati, modernizzati rispetto a quelli usati nella Seconda Guerra Mondiale, operano da anni in Ucraina dove la prima cosa che fa la Russia è ripristinare il sistema di scambi e binari sovietico. E qualcuno pensava che lo facessero per il turismo...

Ancora una volta, soldi per ospedali, pensioni, scuole non ce ne sono. Ma decine di miliardi per le infrastrutture militari si trovano in un battibalocco.

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